Non molti lo sanno, ma in realtà Kill Bill di Quentin Tarantino è un remake, anche se il regista ha dato il suo contributo, tutto su Lady Snowblood.

Stasera avremo la possibilità di guardare nuovamente, grazie a Cielo, Kill Bill Volume 2, ma oggi vogliamo andare alle origini di questi due film straordinari che hanno conquistato tutto il mondo. Si tratta in realtà di un remake di un film del 1973 diretto da Toshiya Fujita e basato sull’omonimo romanzo di Kazuo Koike e disegnato da Kazuo Kamimura. Anche questo, come quello di Tarantino, ha un sequel dal titolo Lady Snowblood 2: Love song of vengeance.
Il film è sicuramente uno dei capisaldi del filone revenge movies, ha dunque nella vendetta il suo punto focale. Tra i punti che contraddistinguono il film c’è sicuramente una forza dirompete che porta all’eccesso e che ha attirato, probabilmente, l’attenzione del regista americano sempre molto attento alle evoluzioni legate al cinema di tutto il mondo.
Differenze tra Kill Bill e Lady Snowblood
La prima differenza tra Kill Bill e Lady Snowblood è legata al fatto che Tarantino ha dovuto per forza americanizzare il contesto, altrimenti il pubblico non avrebbe apprezzato un film profondamente basato sulla tradizione e la cultura giapponese. Infatti l’originale è ambientato durante la Restaurazione di Meiji che in Italia molte persone ignorano. Kill Bill decide anche di mescolare diverse tradizioni regalando degli spunti differenti.
Ci sono poi molte differenze tra Yuki e Beatrix le due protagoniste. La prima nasce proprio con lo spirito di vendetta, la madre l’ha concepita all’interno del carcere con l’unico scopo di uccidere. Invece Beatrix ha una traiettoria maggiormente personale che evolve invece per quanto le è accaduto nella vita personale.
Molto differente è anche lo stile tra i due film con quello giapponese che è maggiormente poetico e invece quello americano decisamente più pop e stilizzato. Sono differenti anche i temi alla base dei due film visto che il primo è legato a destino e vendetta, mentre il secondo ispeziona anche il contesto del perdono oltre a quello della maternità in maniera maggiormente accesa.
Insomma si parla di due film davvero molto intelligenti, ma che nonostante questo hanno anche diverse differenze che li rendono più personali e meno facili da distinguere. Il nostro consiglio è di guardarli comunque tutti per farvi una cultura su aspetti differenti anche se attraverso un racconto alla fine simile per numerosi aspetti decisi dal regista.