Roger Corman è un vero e proprio maestro del cinema, una leggenda anche se poco ricordata a volte. Re dell’horror low-budget nel 2010 ha vinto anche il Premio Oscar.

Nato a Detroit il 5 aprile del 1926 avrebbe compiuto 99 anni oggi se non fosse scomparso poco meno di un anno fa, il 9 maggio del 2024. Dopo aver iniziato a studiare all’Università di Standford, ingegneria industriale, combatte nella Seconda Guerra Mondiale per la marina e tornato in patria si laurea. Dopo appena quattro giorni dall’inizio del suo lavoro si licenzia e si fa assumere alla 20th Century Fox come impiegato per smistare la posta.
Subito si fa breccia con la sua passione nel cuore dei presenti tanto da diventare subito revisore di sceneggiatore, ma decise di lasciare la Fox per mettersi in proprio. Nel mondo del cinema a tutti gli effetti ci entrò nel 1953, esordendo due anni dopo come regista per il film Cinque colpi di pistola. Inizia così a macinare un film dopo l’altro, quattro nel primo anno di regia, quattro nel secondo, addirittura nove nel 1957.
Estremamente prolifico è autore di numerosi lavori di spessore che ancora oggi sono considerati dei piccoli gioielli nonostante il loro costo e i mezzi artigianali.
I film più importanti di Roger Corman
Dici Roger Corman e pensi a La piccola bottega degli errori del 1960. Ispirato al racconto Green Thoughts di John Collier è stato anche protagonista di numerose opere che da questo sono derivate. Una produzione a basso budget che entra nella storia del cinema horror e non manca anche di ampio spessore dal punto di vista ironico e satirico.

Non possiamo poi dimenticare anche I vivi e i morti del 1960, Il barone rosso del 1971 e Il serpente di fuoco del 1967. Una serie di film che non possiamo che ammirare per la loro forza visiva e per le emozioni che questi ci regalano.
Purtroppo la televisione raramente manda in onda i suoi film, nonostante si tratti di film di spessore e che hanno segnato il cinema. Sono molti i registi moderni e contemporanei che hanno ammesso di aver iniziato la loro carriera prendendo spunto proprio dai lavori di questi.
La speranza e la sensazione è che Roger Corman verrà presto riscoperto e rivalutato, rilanciato nel mondo che conta e pronto a raccontarsi attraverso le immagini. La sua passione per il cinema d’altronde è qualcosa che non si compra di certo e che nasce dentro, speriamo che in tanti se ne possano accorgere.