Oggi è l’anniversario della nascita di Dirk Bogard, nato 123 anni fa e scomparso nel 1999. Fu l’attore feticcio di Luchino Visconti da La Caduta degli Dei a Morte a Venezia.

L’attore nacque a Londra da una famiglia di origine fiamminga, suo padre Ulric van den Bogarde era un grafico del Times ma lui prese dalla madre che era un’attrice molto famosa degli albori della storia del cinema. Quando era giovanissimo prestò servizio militare in guerra sia sul fronte europeo che sul Pacifico riuscendo a raggiungere il grado del capitano con incarichi di intelligence.
A 26 anni tornò in patria, fu la madre a introdurlo nel mondo del cinema, venne così ingaggiato dalla Rank Organisation la maggiore industria cinematografica britannica dell’epoca. Il suo debutto arriva nel 1948 quando recita in Passion di Harold French. Il suo momento più alto arriva a cavallo tra il 1964 e il 1966 quando vince due BAFTA Award con Il servo e Darling.
In carriera ha recitato con grandissimi registi tra cui Joseph Losey, Michael Powell, Charles Vidor, John Frankenheimer, Richard Attenborough, George Cukor, ma anche Alain Resnais, Liliana Cavani e Rainer Werner Fassbinder.
Dirk Bogarde e il rapporto con Luchino Visconti
Dirk Bogarde ha lavorato in carriera anche con Luchino Visconti, diventando così un suo attore feticcio che utilizzava in parti molto importanti. Il primo ruolo lo svolge in La caduta degli dei del 1969 mentre successivamente nel 1971 in Morte a Venezia.

La caduta degli dei è il primo capitolo della “trilogia tedesca” ed è ispirato alla tragedia Macbeth di William Shakespeare e alla famiglia Krupp. Il film è ambientato in Germania nel 1933 dove accade la caduta di una famiglia nobile tra eccessi e tante situazioni complesse. Nel cast troviamo Ingrid Thulin, Helmut Griem, Helmut Berger, Umberto Orsini, Florinda Bolkan e tanti altri ancora.
In questo film Dirk Bogarde interpreta il ruolo di Friedrich Bruckmann, che arriva a cena in compagnia del cugino Essenbeck ed è dirigente delle acciaierie e amante di Sophie, vedova dell’unico figlio del Barone. Dunque il suo è un ruolo centrale.
In Morte a Venezia invece è ancora più centrale, interpreta il ruolo di Gustav von Aschenbach, un noto compositore che si reca al Lido per un periodo di riposo e per riprendersi da una crisi cardiaca. Qui il maturo protagonista incontra il giovanissimo polacco, Tadzio, interpretato da Helmut Berger e se ne infatua, per lui inizia una crisi davvero difficile da gestire con delle emozioni che rapidamente gli riempiono il cuore.