Le parole del protagonista e produttore esecutivo di “Adolescence” Stephen Graham sulla possibilità di una seconda stagione della tanto discussa serie Netflix
Stephen Graham è un attore con una carriera bella solida alle spalle. Ha partecipato a diversi film importanti con registi di tutto rispetto come “The Irishman” di Martin Scorsese, “Blitz” di Steve McQueen o “Venom: The Last Dance”.

Ha un’altrettanta produttiva carriera televisiva, insomma, non è sicuramente un novellino, anzi: è un volto molto noto. E difatti lo abbiamo tutti immediatamente riconosciuto nella serie “Adolescence” dove interpreta il padre della famiglia coinvolta nel caso.
Graham in Adoloscence non è ‘solo’ un attore ma ne è anche ideatore con lui la moglie Hannah Walters con cui nel Nel 2020 ha co-fondato la società di produzione Matriarch Productions. La coppia però non aveva assolutamente idea che “Adolescence” la serie Netflix divisa in quattro parti, la storia straziante di una famiglia britannica sconvolta dall’omicidio di una ragazzina e dell’accusa che viene rivolta al loro figlio 13enne, avrebbe generato reazioni di tale portata.
La serie oltre ad avere un argomento di forte impatto ha anche la particolarità di essere stata girata da Philip Barantini, in piano sequenza: ogni episodio ha un’unica ripresa continua. Non si tratta insomma della solita serie poliziesca.
Adolescence, le reazioni del pubblico e la possibilità di una seconda stagione
“Adolescence” è diventato subito uno degli show più chiacchierati dell’anno fino ad ora. Questo sia per il messaggio molto potente che per la qualità tecnica del prodotto. Stephen Graham è anche volato a New York al Jimmy Fallon Show per parlare con lui della serie e di tutto questo ‘contorno’ inaspettato.
A Variety Graham ha dichiarato che il successo della serie è stato “travolgente”. “Adolescence” è al primo posto in 80 Paesi tra cui Arabia Saudita, India e Australia. Nel Regno Unito ha infranto ogni record. È diventato il primo show in streaming a raggiungere il primo posto nelle classifiche settimanali. A livello globale, dopo l’esordio con 24,3 milioni di visualizzazioni nei primi quattro giorni, è poi salito a 66,3 milioni dopo due settimane, un nuovo record Netflix.

Graham ha raccontato del suo viaggio a New York e delle reazioni delle persone per strada. Una coppia è scoppiata a piangere quando lo ha visto e lo ha abbracciato dicendo che la serie è “molto potente e molto importante”. Graham ha dichiarato che “Adolescence”: “Sembra aver travolto tutte le strutture razziali, religiose e gerarchiche della società con il messaggio che porta con sé tra i nostri giovani”.
Naturalmente chi ha visto la serie sa che uno degli argomenti trattati, e quello che preoccupa di più, è quello dei social e di come comunicano i ragazzi. Le famose ‘emoticon’ sono un mondo a sé, ignoto agli adulti che si sentono quindi sordi e ciechi di fronte all’universo comunicativo da cui sono travolti i loro figli.
Non hanno modo di difenderli dai pericoli del mondo virtuale e questo spiazza e disorienta. Graham ha ricevuto infatti anche molti messaggi di genitori preoccupati per i pericoli della cultura incel.
Alcuni messaggi ha spiegato Graham provengono anche da giovani che l’hanno ringraziato perché con l’aiuto dello show hanno potuto parlare con i genitori di un argomento che non sapevano come affrontare. Al momento pare si stia lavorando per far trasmettere la serie nelle scuole.
Per quanto riguarda la possibilità di una seconda stagione di “Adolescence” Graham si tiene – ovviamente – sul vago. L’attore ha semplicemente replicato con un “forse, vediamo come sono le cifre”. Le cifre sono però ovviamente molto alte e infatti subito dopo aggiunge: “Ma si, c’è la possibilità di sviluppare un’altra storia”.
Lo stesso Graham però mette le mani avanti, poiché sa benissimo che un fenomeno del genere è difficilmente replicabile e sicuramente non superabile e infatti dice che “è difficile” dare seguito a qualcosa che ha avuto un impatto tanto incredibile.