Le Iene di Quentin Tarantino ha cambiato il cinema: ecco il perché del suo nome per un programma tv

Le Iene di Quentin Tarantino è uno di quei film che possiamo considerare generazionale, ma come ha cambiato il cinema? Il suo nome per un programma tv.

steve buscemi e il logo de le iene
Le Iene di Quentin Tarantino ha cambiato il cinema: ecco il perché del suo nome per un programma tv (YouMovies.it)

Oggi non vogliamo solo parlare di come è possibile collegare questo capolavoro allo show di Italia 1 in onda stasera dalle 21.30, amato da tutti ma anche criticato da alcuni, ma anche analizzare nel dettaglio perché è stato in grado di rivoluzionare la storia del cinema di tutto il mondo. Che possa piacere o meno questo film si è fatto portatore di un modo di fare cinema che nessuno prima aveva messo in piedi.

Per prima cosa però vi sveliamo il perché lo show di Davide Parenti ha preso ispirazione da questo film per iniziare la sua avventura in televisione. La scelta è stata puramente legata al lavoro di Quentin Tarantino perché diventato iconico nel tempo ed è riuscito anche a riportare la sua caratterizzazione sul palco. Tutti quelli che lavorano nello show infatti indossano vestito scuro con cravatta e camicia bianca come proprio nella celebre pellicola e sia se si tratti di uomini, donne, conduttori, inviati e persino ospiti.

Inoltre c’era da ricalcare un po’ l’onda spietata del film che vedeva nei suoi protagonisti degli esecutori senza scrupoli alla ricerca di una verità o come nel caso del film di qualcosa di ancora più effimero. Ma perché abbiamo sottolineato che questo film ha cambiato la storia del cinema?

Le Iene, ecco come ha cambiato la storia del cinema

Le Iene ha letteralmente stravolto la storia del cinema, anche se quanto visto era stato già mostrato da altri qui Quentin Tarantino ha inventato un nuovo modo di fare anche molto copiato.

tre attori che parlano
Le Iene, ecco come ha cambiato la storia del cinema (Youtube Home Cinema Trailer) YouMovies.it

Di fronte alla banale idea di una rapina girano le emozioni di diverse persone e anche la loro vita messa in pericolo proprio da questi eventi. La grandezza è stata quella di riuscire a incastrare le varie vicissitudini in un arco narrativo mescolato come un mazzo di carte. È così che ci troviamo a costruire un puzzle, andando avanti e indietro nel tempo, per ricostruire la trama e avere le cose più chiare.

Uno di quei film che meriterebbero almeno tre visioni per iniziare a capire qualcosa, ma che rapiscono talmente tanto da far gridare al capolavoro anche dopo la prima. E senza Le Iene non sarebbe nemmeno esistito Pulp Fiction che è costruito in maniera praticamente identica e che per il pubblico più commerciale però è maggiormente famoso.

naomi watts
Amores Perros come Le Iene (Youtube) YouMovies.it

Abbiamo parlato anche di emuli e chi si confrontava col suo modo di fare cinema imitandolo, sono diversi gli esempi. Il più facile e diretto è legato al messicano Alejandro Gonzalez Inarritu che con Amores Perros, 21 grammi e Babel compie un’operazione identica e riesce ad arrivare al pubblico con personalità.

Non solo lui però perché anche Christopher Nolan con Memento ha operato nella stessa direzione per trovare un modo di fare differente e che avesse degli spunti interessanti. Il film è costruito a capitoli che sono sconvolti e mescolati in una maniera che, innegabile, ricorda anche Quentin Tarantino.

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