Walt Disney e i Premi Oscar, un record fuori dal comune il suo non solo per il numero di Oscar vinti ma soprattutto per uno in particolare: con lui è accaduto qualcosa di irripetibile
Walt Disney è la persona che ha vinto più Oscar nella storia, un record difficile da battere il suo. Si tratta infatti di ben 26 Premi Oscar su 59 candidature dal 1932 al 1969. Uno in particolare è rimasto nella storia per la sua particolarità.
22 Oscar competitivi, tre Oscar onorari e un Premio alla memoria Irving G. Thalberg. Walt Disney è riuscito a vincere 4 Premi Oscar in una sola edizione: l’Oscar al miglior documentario, al miglior cortometraggio documentario, al miglior cortometraggio d’animazione e al miglior cortometraggio a 2 bobine.
Non si trattava di un film solo. Uno era “Deserto che vive” e vinse miglior documentario, “Cacciatori eschimesi” vinse come miglior corto documentario; “Tà-tà tì-tì zin-zin bum” il miglior corto animato e “Bear Country” vinse come miglior cortometraggio – due bobine.
Quello che accadde a Walt Disney il 23 febbraio del 1939 è qualcosa che non ricapiterà tanto facilmente, probabilmente non succederà mai più. Un fatto accaduto proprio in occasione dell’Oscar onorario per il lungometraggio del film animato “Biancaneve e i sette nani”.
I premi onorari sono sempre stati un po’ particolari, diversi in qualche modo dagli altri ma quello per Walt Disney è stato senza dubbio qualcosa di unico e eccezionale. Un gesto davvero affascinante da parte dell’Academy.
Come ben sappiamo tutti, che si sia appassionati di Premi Oscar o meno, il premio è una statuetta a tutti ben nota nelle sue fattezze. Per Walt Disney il suo Oscar onorario fu ben differente dalla solita forma. Gli venne infatti consegnato un Premio Oscar di diversa fattura.
Consisteva in un Oscar di dimensioni normali accompagnato da sette piccole statue su una piattaforma in legno a gradini, che naturalmente rappresentavano i sette nani.
L’Academy Award, soprannominato e ormai noto come”Oscar” la leggenda dice che il soprannome sia nato perché la bibliotecaria dell’Academy (e poi direttrice esecutiva) Margaret Herrick aveva individuato nella statuetta una certa somiglianza con suo zio Oscar.
L’Academy non è sempre disposta a giocare con la sua immagine. Conan O’Brien ha rivelato, dopo il suo ruolo di presentatore di successo per la cerimonia del 2025, che l’Academy regolamenta severamente il modo in cui gli Oscar possono essere esposti ad esempio non possono indossare abiti o essere presentati orizzontalmente.
Un tempo non erano così rigidi in merito all’estetica della statuetta. Ad esempio Shirley Temple nel 1935 ricevette il primo Juvenile Award onorario, un Oscar assegnato a intermittenza, destinato agli artisti minori di 18 anni. Ogni statuetta era alta circa 7 pollici (18 centimetri), variabile in base alle dimensioni della base. L’ultimo Juvenile Award è stato consegnato a Hayley Mills alla 33a edizione degli Academy Awards nel 1960 per “Pollyanna”.
I premi onorari dell’Academy per molto tempo sono stati oggetto di nuove sperimentazioni. Soprattutto nei primi anni di storia dell’Academy, il premio onorario poteva essere qualcosa di diverso da una statuetta, come una pergamena, una medaglia, un certificato o un’iscrizione a vita all’Academy.
Prima del riconoscimento di Biancaneve da parte della Disney, probabilmente l’altro Oscar storico più interessante è stato quello al ventriloquo Edgar Bergen per la creazione del pupazzo ventriloquo Charlie McCarthy, si trattava di una statuetta Oscar completamente in legno con una bocca mobile. L’Oscar di Walt Disney per Biancaneve e i sette nani, può naturalmente essere visto, è conservato al Walt Disney Family Museum di San Francisco
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