Yvonne Sciò esce con un documentario, Womeness, che racconta il mondo femminile attraverso lo sguardo di cinque donne. Il prodotto è molto atteso dalla critica.

L’attrice e regista sarà oggi, 21 marzo, ospite del salotto di Caterina Balivo su Rai 1 quando andrà in onda un’altra puntata de La Volta Buona. A quel punto sarà il momento di confrontarsi con questo nuovo lavoro che è sicuramente molto interessante e che merita di essere approfondito. Ci aspettiamo dunque una stretta analisi su un mondo che riflette costantemente.
Il documentario esce in occasione della Giornata internazionale della donna e racconta la femminilità di cinque donne del nostro tempo che sono simbolo di lotte, conquiste e un cambiamento sociale che aspettiamo da molto tempo. Il debutto è stato in esclusiva su Sky Arte, e disponibile anche su NOW, l’8 marzo scorso alle 21.15.
Il film è stato prodotto da Magic Moments Films e Luce Cinecittà che dimostrano come sia un prodotto di qualità e assolutamente da non perdere. Si passa dalla scrittrice Dacia Maraini a Emma Bonino, dalla compositrice iraniana Sussan Deyhim a Tomaso Binga per raccontare una tematica che sta a cuore a tutti.
Chi è Yvonne Sciò?
Prendiamo l’occasione per raccontare più da vicino la figura di una grande artista come Yvonne Sciò. Nata a Roma il 25 luglio del 1969 ha frequentato le scuole presso un convento di suore e nella seconda metà degli anni ottanta è esplosa come modella riuscendo a ottenere una certa notorietà. Questa schizza alle stelle quando nel 1989 partecipa a una pubblicità della SIP dove interpreta una ragazza innamorata con il tormentone “Mi ami? Ma quanto mi ami? E i pensi? Ma quanto mi pensi”.

Nel 1989 esordisce in televisione come attrice nella sitcom Villa Arzilla. Nel 1990 arriva al cinema grazie al film Stasera a casa di Alice del regista romano Carlo Verdone. Poi nel 1991 inizia a condurre Non è la Rai insieme a Enrica Bonaccorti e Antonella Elia. Trasferitasi in America per studiare recitazione e la lingua inglese sarà protagonista di numerosi prodotti noti come La Tata con Fran Drescher dove nel 1998 appare in due puntate.
Con l’inizio del nuovo millennio ha iniziato a lavorare come regista, impegnandosi anche a livello civile con prodotti di estremo valore come i due documentari precedenti a Womeness. Il primo esce nel 2015 e si intitola Roxanne Lowit Magic Moments, mentre nel 2017 esce Seven Women. Il riconoscimento più importante arriva nel 2024 quando l’abbiamo vista alla Camera dei deputati ricevere il Premio America dalla Fondazione Italia USA.