The Residence è la nuova serie Netflix carica di mistero, umorismo e dialoghi scoppiettanti con una sanguinosa indagine dentro la Casa Bianca
La nuova serie Netflix The Residence dell’universo di Shondaland è il fenomeno del momento. È un giallo carico di misteri con un pizzico di commedia e dramma.

The Residence è creata da Paul William Davies che è lo scrittore di ogni episodio, con lui, Shonda Rhimes e Betsy Beers come produttori esecutivi; è basato sul libro di saggistica “The Residence”, di Kate Andersen Brower.
Ci troviamo alla Casa Bianca, il cuore sacro degli Stati Uniti. È una serata importante, ci sono diversi ospiti. Sono presente dei rappresentanti politici australiani, e anche Kylie Minogue, la vera Kylie Minogue che fa un cameo e canta, malgrado non fosse in programma. Ci sarebbe anche Hugh Jackman ma lui non è quello vero, ma risulta comunque azzeccato, nel dramma quel pizzico di umorismo che sembra per un istante fuori contesto.
Il senso di tutta la serie in fin dei conti è proprio questo: odio, omicidio e momenti di black humor che ti fanno ridere contro la tua stessa coscienza. Una ricetta vincente, grazie soprattutto a dei dialoghi frizzanti e particolarmente ben riusciti, tipici dei prodotti di Shondaland.
The Residence la nuova serie Netflix tra mistero, umorismo sesso e… Svizzera
Dunque dicevamo, è una serata importante alla Casa Bianca, sono presenti ospiti, politici e cantanti. Viene commesso un omicidio o forse no, a morire, in ogni modo, una figura di grande rilievo all’interno dell’edificio, lo Chief Usher (Giancarlo Esposito). Si parla di suicidio, ne ha tutte le caratteristiche ma qualcosa non torna.
A indagare su quanto accaduto arriva lei, la famosa Cordelia Cupp (Uzo Aduba), una nota investigatrice (esperta in Birdwatching), che usa di frequente per fare parallelismi con i fatti legati all’indagine.

Quando tutti vorrebbero catalogare il caso di decesso come suicidio, lei mette a nudo una serie di sfumature sfuggite ai presenti, in realtà tutti cercano semplicemente di voltare pagina, chiudere il caso e proseguire nella serata ma Cordelia Cupp non ci sta e prende il via un’indagine fatta di dettagli, sfumature e dalla quale emergono i rapporti all’interno della Casa Bianca, rapporti molto tesi.
The Residence il giallo alla Casa Bianca è una storia ben riuscita?
The Residence è indubbiamente un omaggio a Agatha Christie e un lavoro ben riuscito. Vediamo un’investigatrice che sul luogo del delitto porta avanti il suo lavoro senza lasciar allontanare nessuno, reclusi nella casa più famosa del mondo, quella Bianca. Tuttavia il punto di forza di questa serie non è tanto l’indagine intrigante quanto come già detto, la potenza dei dialoghi frizzanti e pieni di black humor.
L’ambiente della Casa Bianca non è il consueto che siamo abituati a vedere, non si tratta di un luogo austero che incute rispetto e compostezza anche a distanza nel grande schermo ma di una casa fondamentalmente piena di matti, tra la Chef particolarmente irritabile, il pasticcere Svizzero (anzi: Svizzero Tedesco) in competizione con lei, la suocera del presidente degli Stati Uniti, il compagno del presidente degli Stati Uniti e il fratello del presidente degli Stati Uniti, e tutta una serie di figure non particolarmente politically correct.

Il caso viene narrato in flashback durante un’udienza del Congresso proprio per afffrontare quanto avvenuto, noi torniamo alla notte del crimine tramite i loro ricordi. Per tenere insieme i fili della trama gli sceneggiatori ci tengono a ricapitolare regolarmente quanto accaduto, i personaggi indossano sempre gli stessi abiti con i loro ruoli ben chiari per non perdere il segno. In un giallo basta un attimo per confondersi e perdere la trama, poi con un telecomando in mano, in un istante sei su un altro programma. I creatori della serie fanno di tutto proprio evitare che questo accada.
Quando i vari protagonisti si interfacciano con l’investigatrice Cordelia diventano tutti particolarmente interessanti e divertenti, lo scambio con lei è esplosivo ogni volta ed è indubbiamente ciò che si apprezza di più della narrazione. La scenografia è di eccezionale pregio, vedere la Casa Bianca riprodotta in una sorta di casa delle bambole di pan di zenzero è delizioso, in tutti i sensi, essendo il lavoro del pasticcere.
Malgrado il tutto sia ambientato alla Casa Bianca non vi è praticamente quasi nessun riferimento politico, se il vostro timore è questo quindi, ci tengo a spazzarlo via immediatamente. Sicuramente oltre a Agatha Christie il ricordo più vivo e recente del genere è la serie di grande successo Only Murders in the Building, ricca anche lei di indagini e di umorismo nero, quindi se avete amato questa serie, adorerete anche The Residence.