Nadia Cassini è scomparsa lo scorso 18 marzo, abbiamo ascoltato in esclusiva il regista Luigi Cozzi che aveva lavorato con lei nel film Scontri stellari oltre la terza dimensione.

Era il 1978 e Luigi Cozzi dirigeva questo film con lo pseudonimo di Lewis Coates, un lavoro nato sulla scia del grande successo di Guerre Stellari e che era una produzione a metà strada tra gli Stati Uniti e l’Italia. Noto anche come Starcrash vedeva la Cassini interpretare il ruolo di una donna amazzone.
Il regista ci ha raccontato: “Mi ricordo Nadia Cassini anche se abbiamo lavorato solo due giorni insieme. Era una ragazza molto simpatica ed era emozionata perché sapeva che questo film sarebbe uscito in America e che non era dunque la solita commedia all’italiana. Era eccitata per lavorare in questo film e le piaceva la parte ed è stata disponibilissima. Ho un ricordo molto bello e limpido di lei, una bravissima ragazza“.
Starcrash, la risposta italiana a Guerre Stellari
Starcrash alla fine non è stato solo un grande successo, ma verrà ricordato anche come la risposta italiana a Guerre Stellari. Siamo nel 1978 e Luigi Cozzi viene da una serie di film sperimentali come Dedicato a una stella e L’assassino è costretto a uccidere ancora che in tempi molto rapidi raggiungono il successo tra gli amanti del cinema di genere.

Il film si fregia della presenza di un cast internazionale tra cui spuntano i nomi di David Hasselhof, noto per il ruolo di Mitch in Baywatch, e di Joe Spinell, il protagonista del film cult di William Lustig, Maniac. Con loro troviamo anche Christopher Plimmer, Marjoe Gortner, Caroline Munro, Robert Tessier, Judd Hamilton, Dirce Funari e Cindy Leadbetter oltre ovviamente a Nadia Cassini.
La trama ci racconta la storia di una nave spaziale dell’imperatore dell’universo che viene attaccata da un’arma sconosciuta che ne provoca rapidamente la distruzione. Questo però non prima che tre moduli di salvataggio se ne siano distaccati. Inizia così un’avventura senza tempo e senza direzioni che regala dei colpi di scena molto particolari.
Luigi Cozzi stesso specificò che nonostante si sfruttasse nel titolo italiano la fama di Guerre Stellari, con Scontri stellari, lo studio di immagine e sceneggiatura erano arrivati prima dell’uscita del film di George Lucas. Oggi rimane una pellicola di riferimento per gli amanti del cinema di genere e degli anni settanta che ancora lo osannano come un vero e proprio cult. Scritto e girato molto bene ha avuto a disposizione anche un budget molto interessante.