Paolo Ruffini è molto di più di quello che conosciamo attraverso la televisione, è un comico ma i suoi film fanno riflettere e commuovere.

Oggi sarà ospite a La Volta Buona da Caterina Balivo nel salotto di Rai 1 per parlare dei suoi ultimi lavori. Ma lo sapete che questo ragazzo nasconde una cultura cinematografica pazzesca. Da giovanissimo era grande appassionato di cinema di genere e in particolare dell’horror, crescendo ci ha regalato delle opere davvero di estremo valore sotto ogni punto di vista.
Da regista però ha preso un taglio differente, riuscendo a dare grandi emozioni e a far conoscere un lato di lui che nessuno percepiva. Il progetto portato avanti con i ragazzi con la sindrome di Down, Up&Down, è una dimostrazione di grandissimo cuore e di voglia di fare del bene col sorriso.
Il suo cinema però è molto serio rispetto a tante altre cose che abbiamo visto in televisione, un racconto intimistico come quello del cinema francese che colpisce le corde dei nostri sentimenti e riesce a emozionarci nel profondo. Ora ve lo raccontiamo da vicino.
Paolo Ruffini e il cinema che fa commuovere
La carriera di Paolo Ruffini alla regia inizia nel 2013 con una commedia comica come Fuga di cervelli e dopo Tutto molto bello, dirige un film di montaggio sui cinepanettoni dal titolo Super vacanze di Natale. La svolta arriva proprio in quel 2017 quando esce al cinema Resilienza, qui Paolo si interessa di un altro tipo di cinema con il documentario che si muove sui ritmi dell’emozione. Il film racconta la storia di Alessandro Cavallini, 14enne colpito da un neuroblastoma di quarto grado.

Dopo il documentario legato al progetto già citato di Up&Down arriva nel 2021 un racconto che commuove, quello di PerdutaMente. Paolo Ruffini decide di raccontare l’Alzheimer attraverso gli occhi dell’amore gli unici che non dimenticano e che toccano l’anima.
Nel 2022 invece dirige Ragazzaccio, un lavoro che si promette di riflettere sulle conseguenze legate non solo dal Coronavirus ma anche dal lockdown. È del 2023 la sua ultima regia quando esce Rido perché ti amo. E qui con comicità riesce a raccontare la forza dirompente dell’amore nelle vite dei suoi protagonisti. Un racconto emozionante quanto semplice e pieno di pathos.
Paolo Ruffini è proprio un ragazzo speciale, un uomo che ha un cuore gigantesco e che ama il cinema molto più di quanto si possa pensare. E non è di certo il personaggio comico e basta che in molti pensano.