Si sta parlando molto negli ultimi giorni di Curfew una serie tv che impone il coprifuoco solo per gli uomini e spaventa il mondo.Coprifuoco solo per gli uomini, Curfew la serie tv che spaventa il mondo

Da alcuni giorni non si fa che parlare della serie tv presente su Paramount Plus e che alcuni stanno criticando amaramente. La serie parte dall’idea di imporre una legge sul coprifuoco per soli uomini, che considerati potenzialmente pericolosi non possono uscire di casa dalle 19 alle 7. Un ritratto che da un lato esalta le attiviste e dall’altro mette in discussione l’uomo in toto considerandolo come una minaccia.
Sebbene sia vero che non ne possiamo più di atti di violenza nei confronti delle donne pensiamo che il paradosso studiato dalla serie per provocare in realtà venga mal recepito e diventi di fatto una demonizzazione dell’uomo. Si rischia così di avere l’effetto totalmente contrario e in grado di andare a condannare anche chi invece è una persona normale e vive la sua vita con tranquillità.
Sebbene capiamo precisamente il significato paradossale e provocatorio della serie, dall’altro ci rendiamo conto anche che può essere un messaggio fraintendibile e che sta diventando virale di fatto mettendo in crisi un ampio spettro di pubblico. Ma andiamo ad approfondire la serie più da vicino.
Curfew, tutto sulla serie tv del momento
Curfew è una serie tv, adattamento del romanzo After Dark di Jayne Cowie. La serie è diretta da Joasia Goldyn con sceneggiatura scritta da Lydia Yeoman, Jess Green e Sumerah Srivastav. Nel cast troviamo Sarah Parish, Mandip Gill, Mitchell Robertson, Lucy Benjamin, Larry Lamb, Alexandra Burke, Bobby Brazier e Anita Dobson. Composta da sei episodi riesce a tenere il pubblico incollato davanti allo schermo.

La serie è ambientata in una società in cui gli uomini sono limitati, per dare sicurezza alle donne, da un coprifuoco che va dalle 19.00 alle 7.00. L’omicidio di una donna però sconvolge la comunità e questo mette dei punti di domanda alla serie in questione.
Prodotta da Vertigo Film la serie ha subito suscitato, fin dalla sua messa in onda, grandissimi commenti che spiazzano e dividono. Da un lato c’è chi idealizza questo concetto e questa idea, considerandola la panacea dei mali, e chi invece vede il messaggio in maniera fuorviante e pericolosa sotto diversi punti di vista.
Cosa dice la critica?
C’è poi una terza via dove viene specificato che si è fatto fin troppo clamore attorno a questa storia. Lucy Mangan di Guardian, per esempio, specifica che si tratta di “un discreto thriller” ma che era “deludentemente approssimativa” lasciando “troppe domande senza risposta” al centro di una trama che alla fine era solo provocatoria.
Anita Singh del Daily Telegraph invece ha criticato pesantemente la regia di questa serie tv, considerandola priva di spunti e vedendo la costruzione del mondo come un luogo dove la credibilità è resa vana. Ed Power di Irish Times invece ha parlato di una serie come “un passabile thriller economico ostacolato da un sacco di strane politiche di genere“. Si tratta di una serie dunque che lascia dei dubbi ma che invitiamo a vedere con occhio critico. Sicuramente Curfew è la serie più attesa del momento insieme a Storia della mia famiglia di Netflix.