Brunori Sas è un artista incredibile, il terzo posto all’ultimo Festival di Sanremo è solo una conferma. Ma ha rimesso un sogno nel cassetto che chissà se ritirerà fuori.
Personaggio straordinario e di grandissimo appeal è davvero molto amato dal pubblico italiano e oggi sarà ospite di Domenica In da Mara Venier.

Non tutti sanno che Dario Brunori, questo il nome di battesimo del cantante cosentino classe 1977, è un grande appassionato di cinema. Tra i suoi sogni c’è quello del cinema che ha toccato in diversi momenti della sua carriera e che presto ritirerà fuori dal cassetto.
Nel 2013 l’avevamo visto addirittura recitare come attore. Era stato nel cast prima de L’Attesa di Davide Imbrogno e Marco Caputo e poi di Goodby Mr.President di Fabrizio Nucci e Nicola Rovito. Senza dimenticare la comparizione nel videoclip del collega e amico Eugenio Finardi, Passerà.
Brunori Sas però ama principalmente comporre musica anche se si parla di cinema. Nel 2020 ha iniziato a collaborare con Aldo, Giovanni e Giacomo arrivando a comporre due colonne sonore per i loro film. La prima è stata per Odio l’estate e la seconda per Il grande giorno. Per il secondo film ha anche vinto il Nastro d’Argento un riconoscimento davvero molto apprezzato e che rimarrà nella sua storia professionale.
Brunori Sas e il suo percorso
Brunori Sas è nato a Cosenza il 28 settembre del 1977 e ha trascorso la sua infanzia a Santa Caterina Albanese per poi muoversi a Guardia Piemontese. Dopo aver conseguito la Laurea in Economia e commercio all’Università degli Studi di Siena inizia la carriera come artista.
Sceglie un nome d’arte per rendere omaggio all’azienda edile di famiglia e che ha coperto le spese delle sue prime incisioni. Esordisce con il collettivo virtuale italo-svizzero Minuta nel 2003 con cui firma tre brani.

Dopo varie esperienze di gruppo debutta da solista nel 2009 con l’album Vol.1 composto da brani molto schietti e che gli permettono di vincere Premio Ciampi 2009 per il Miglior disco d’esordio.
Un talento seguitissimo nei suoi concerti, ma che fino a Sanremo non ha avuto la giusta cassa di risonanza e oggi a 47 anni si gode finalmente una ventata di popolarità che era l’ultimo scalino da raggiungere per lui.
L’albero delle noci è un brano davvero incredibile che ci mostra gran parte del suo repertorio e della forza acustica della sua voce. Anche in questo caso per lui predominante è stata la tematica familiare. Da qui la strada sarà in discesa.