Edoardo Bove salirà sul palcoscenico del Festival di Sanremo 2025 per raccontare un 2024 che per lui si è concluso con un arresto cardiaco. Oggi è tornato a sorridere.
La malattia del calciatore della Fiorentina ha fatto il giro delle televisioni, dopo che il ragazzo era crollato in campo nella sfida contro l’Inter del 1° dicembre scorso.

Secondo il referto medico, il primo, al Careggi ha parlato di un’aritmia ventricolare maligna nota come “torsione di punta”. Si tratta di una forma di tachicardia ventricolare a diverse morfologie che è definita “polimorfa” e che ha origine nei ventricoli. Per lui si è parlato di una cicatrice sul cuore per far capire a tutti meglio di cosa si sta parlando.
Solitamente questa patologia si associa a malattie strutturali del cuore come ischemie o miocarditi o a malattie dei canali ionici del cuore. Si tratta di alterazioni che possono portare alla morte improvvisa anche in cuori all’apparenza sani per la loro struttura. Dopo l’accaduto una risonanza magnetica del cuore ha messo in evidenza una fibrosi di una parte del muscolo cardiaco, una cicatrice appunto che può essere associata a infezione batterica da Coronavirus.
Andiamo a scoprire qualcosa in più su quello che è accaduto.
Edoardo Bove e la malattia al cuore
Ma cosa ha avuto Edoardo Bove nel particolare? La malattia al cuore è stata spiegata con grande precisione dal dottor Saverio Iacopino, coordinatore del dipartimento di aritmologia ed elettrofisiologia di Maria Cecilia Hospital e autore di uno studio sull’incidenza delle problematiche del ritmo nei pazienti affetti da Coronavirus.
Questi ha specificato, come leggiamo sul sito Gvmnet.it, le seguenti parole: “La torsione di punta determina un’attività elettrica ventricolare disorganizzata caotica con assi a differente morfologia. Non è una tachicardia monomorfa ma polimorfa. Anziché agire su un substrato unico rende elettricamente instabile un substrato più ampio”.

Poi aggiunge: “Mentre la tachicardia monomorfa può essere tollerata dal paziente, nella torsione di punta il cuore non si contrae ma si contorce, generando una sequenza di contrazioni dei ventricoli veloci e scoordinate, per cui il cuore non pompa correttamente sangue al cervello che a sua volte spegne con un black out elettrico delle funzioni”.
Edoardo Bove è stato salvato in campo e all’ospedale dopo attimi di grandissima tensione che ricordiamo tutti con le lacrime agli occhi. Stasera avremo la possibilità di sentirlo parlare della sua storia e di sensibilizzare il pubblico con il suo grande momento di testimonianza. Ci aspettiamo dei momenti straordinari.