Il Traditore di Marco Bellocchio è un film che racconta la storia vera di Tommaso Buscetta, interpretato dallo straordinario attore Pierfrancesco Favino.
Oggi vi raccontiamo alcuni aspetti fondamentali legati alla storia che ci ha portato a questo straordinario film italiano del 2019.90

Nel cast oltre a Favino troviamo anche Maria Fernanda Candido, Fabrizio Ferracane, Fausto Russo Alesi, Luigi Lo Cascio e ancora tanti altri attori di assoluto valore. Buscetta fu un mafioso membro di Cosa Nostra e poi successivamente anche collaboratore di giustizia.
Nato a Palermo il 13 luglio del 1928 è scomparso nell’aprile del 2002 quando aveva 72 anni. Passò alla storia perché dopo l’arresto fu uno dei primi mafiosi che iniziarono a collaborare con la giustizia durante le inchieste che erano coordinate dal magistrato Giovanni Falcone.
Secondo molti il suo contributo viene considerato ancora oggi decisivo nell’inizio del declino del poter mafioso. Le sue rivelazioni riuscirono per la prima volta in assoluto a una ricostruzione giudiziaria dell’organizzazione e della struttura della criminalità siciliana.
Oggi però, in vista della messa in onda del film, vogliamo raccontare alcune cose anche del suo passato, in una vita che non è stata di certo facile a prescindere poi da quanto accaduto nel corso degli anni.
Chi era Tommaso Buscetta?
Tommaso Buscetta nacque in una famiglia molto povera, era l’ultimo di ben 17 figli. Sua madre era la casalinga Felicia Bauccio e del vetraio Benedetto Buscetta. L’uomo inizia a delinquere quando era appena un adolescente andando a organizzare attività illegali nel mercato nero.

Rubava generi alimentari per poi rivenderli e falsificava tessere per il razionamento della farina durante il ventennio fascista. Già da ragazzo diventa famoso a Palermo tanto che iniziano a chiamarlo Don Masino con senso di ammirazione e grande affetto da parte della malavita.
Sposò a sedici anni Melchiorra Cavallaro quando aveva appena 16 anni nel 1944 e dalla quale ebbe quattro figli. Nel 1948 si trasferì in Argentina andando ad aprire una fabbrica di specchi a Buenos Aires, ma tornò subito a Palermo. Venne arrestato per la prima volta a Taranto nel 1958 quando stava trasportando un carico di sigarette. Si fece in quel caso sei anni di carcere. Ma la storia è davvero troppo lunga che vi consigliamo, se interessati, di leggere uno dei libri biografia che raccontano tutta la sua vita.
Film su Tommaso Buscetta
Il Traditore non è l’unico film sulla storia di Tommaso Buscetta, ma forse il più compiuto arrivato diversi anni dopo la sua morte. Sulla sua figura c’è uno straordinario film di Pasquale Squitieri del 1985, Il pentito, quando il mafioso era ancora vivo. Lì venne rinominato Vanni Ragusa con l’attore Tony Musante che gli prestava il volto.
Sono tantissimi anche i film dove invece la figura di Buscetta è semplicemente un personaggio di contorno ad altre attività e altri personaggi. Quello che appare evidente però che è un personaggio che sposta l’attenzione del pubblico e che è riuscito a conquistarlo sotto diversi punti di vista.

Oggi la Rai ci darà modo di scoprire altre cose attraverso un ritratto cucito su misura da un grande maestro del cinema italiano come Marco Bellocchio. Protagonista assoluto del film è un Pierfrancesco Favino algido che ricostruisce un personaggio difficilissimo da interpretare, ma è in grado di dare un suo tocco con personalità e un viso di ghiaccio.
Il film in questione venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 23 maggio del 2019, mentre precedentemente era stato mostrato in anteprima alla 72esima edizione del Festival di Cannes. Il film è riuscito a incassare ben 4.8 milioni di euro per un colpo di scena davvero straordinario. Un risultato accompagnato anche dalla vittoria di due Globo d’oro, sette Nastri d’argento, un Premio Flaiano e molto altro ancora.