Non molti di voi sono a conoscenza del fatto che esiste un film che distrugge Sanremo, purtroppo tanti se lo sono dimenticati eppure si tratta di un lavoro molto interessante.
La pellicola non cita mai il Festival, ma appare evidente che sia una grossa ispirazione alla kermesse della musica italiana.

Gole Ruggenti è una pellicola del 1992 diretta da Pier Francesco Pingitore noto anche per l’invenzione del Bagaglino e per aver lanciato tanti personaggi di livello. Nel cast troviamo attori di calibro che hanno illuminato il mondo del cinema comico tra cui Pippo Franco, Maurizio Mattioli, Leo Gullotta e molti altri ancora.
Protagonista è il conduttore Paolo Galli che viene incaricato di presentare un evento musicale. Si ritroverà a dover affrontare molte situazioni complicate tra cantanti raccomandati da politici a vallette favorite dagli amanti in un vero e proprio gioco di potere.
Il film ha visto nel cast anche alcuni artisti all’epoca davvero molto giovani tra cui Tony Tammaro. Il cantante comico napoletano canta Patrizia un brano tratto dal suo album Prima cassetta di musica tamarra del 1989. Oltre a lui troviamo anche Drago e I Coyotes, Freddy Copertone, Gianni Giannini e Jo Squillo.
Il film su Sanremo che non conoscevi
Gole Ruggenti è un film sul Festival di Sanremo che sicuramente non conoscevi, un prodotto che ha generato tantissime polemiche e che per questo non passa in televisione. In realtà si tratta di una lucida analisi di un paese che in quel momento si trovava a dover affrontare numerosi problemi.
Ricordiamo che nel film non viene mai sottolineato che siamo all’interno del Festival di Sanremo e non ci sono mai riferimenti diretti allo stesso. La gara canora però si svolge in un teatro molto simile all’Ariston con anche la classica scalinata alle spalle.

Sono molti quelli che hanno parlato di critica esagerata e non sono mancate le polemiche, alimentate anche da un clima di malumore di chi si è sentito tirato in ballo o comunque attaccato da alcune fasi del film molto forti.
Il personaggio interpretato da Maurizio Mattioli, Arturo Panebianco, è di certo quello più forte e in grado di aprire molte virgolette. Questi è il responsabile della produzione del festival, un uomo corrotto e che sembra aver stabilito già chi vincerà il Festival attraverso un giro di tangenti. Un uomo senza scrupoli che già in passato si era trovato a combattere con la legge ma che non aveva imparato la lezione.