Alessandro Siani ha cambiato nome dopo un omicidio, lo sapevate? Un particolare che l’artista non racconta molto spesso.
Si tratta di una particolarità legata a uno degli attori più amati dal pubblico italiano di cui oggi vogliamo raccontarvi una curiosità molto particolare.
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Alessandro nasce a Napoli il 17 settembre del 1975 da una famiglia di origini umili e per bene. Il padre è stato operaio dell’Alfa Romeo, mentre la madre casalinga di origini lombarde. Cresciuto a Fuorigrotta, un quartiere della città campana, ha iniziato la sua carriera in un cabaret storico vicino casa sua. Qui viene notato e inizia a dimostrare di avere una grande propensione alle battute e all’umorismo.
Il suo debutto al cinema arriva nel 2006 quando a 31 anni recita nel film Ti lascio perché ti amo troppo diretto da Francesco Ranieri Martinotti di cui scrive anche la sceneggiatura. Mentre alla regia ci arriva nel 2013 con Il principe abusivo. Viene considerato uno dei talenti della nuova generazione campana, dimostrando anno dopo anno di sapersi anche migliorare e trovare in condizioni sempre differenti.
Oggi però vogliamo raccontare una storia davvero tristissima che ha deciso di fare entrare nella sua vita e che gli rende merito davvero. La sua sensibilità è davvero qualcosa di eccezionale.
Alessandro Siani, ha cambiato nome dopo un omicidio
Alessandro Siani in realtà si chiama Alessandro Esposito, una cosa che non molti sanno. La sua scelta è davvero commovente e risale a un episodio tristissimo. Siani infatti è una dedica al giornalista partenopeo Giancarlo Saini che è stato assassinato dalla Camorra il 23 settembre del 1985 un episodio accaduto quando Alessandro aveva 10 anni e che l’ha molto colpito.
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Alcuni anni or sono l’attore ha svelato questa scelta, spiegandola, a Che tempo che fa da Fabio Fazio: “Esposito è un cognome troppo comune. Una volta mi trovai a fare uno spettacolo da giovane e sul cartellone eravamo tutti Esposito. Praticamente era uno stato di famiglia, per cui decisi di cambiarlo con una scelta importante”.
Aggiunge: “Il mio ricordo va a un giornalista, Giancarlo Siani. Il 23 settembre 1985 è accaduto qualcosa che non sarebbe mai dovuto accadere. Mi piace ricordare un suo pensiero ovvero che si può cadere mille volte, in tanti modi, e però se hai un pensiero libero nel cuore, nell’animo, non cadrai mai in ginocchio ma sempre in piedi”. Parole che dimostrano la sua grande sensibilità e la sua voglia di essere sempre riconoscente nei confronti di chi ha dato tutto per la sua città.