Di recente abbiamo visto anche una sua collega cimentarsi in un’avventura simile. Una nuova sfida in una veste non esattamente inedita
Qualche tempo fa abbiamo visto Vincent Cassel interpretare un personaggio davvero particolare. Lo ha presentato in un’intervista diffusa sul sito della casa di produzione con la quale ha lavorato. Per lui si tratta di un vero e proprio debutto nel mondo dei videogiochi, nonostante abbia già vestito i panni del doppiatore in passato.
“Quello che mi piace di lui è che sia un francese in un gioco così rinomato a livello internazionale”, si legge sul portale di Bandai Namco, che ha scelto proprio l’attore 56enne per interpretare una delle nuove figure introdotte. Dal 26 gennaio 2024 tutti i gamer hanno avuto l’opportunità di utilizzarlo nell’ottavo capitolo di una delle saghe videoludiche più apprezzate e leggendarie. Ecco di quale si tratta.
La nuova avventura di Vincent Cassel, ha prestato la voce per un iconico videogioco
Si chiama Victor Chevalier il personaggio al quale Vincent Cassel ha scelto di dare la voce. Ha origini francesi, come si intuisce già dal nome, e sarà una delle novità che verranno introdotte nell’ottavo videogioco di una leggendaria serie videoludica. Si tratta di una vera e propria icona vivente: discendente di una stirpe di cavalieri che prima di fondare le forze indipendenti delle Nazioni Unite, chiamate Raven Force, segue le orme del padre e si arruola nella Marina.
La sua storia è stata presentata dalla stessa Bandai Namco, che tramite le informazioni diffuse proprio sito ha voluto far schizzare l’hype alle stelle in vista dell’uscita di Tekken 8 – finirà sugli scaffali dal 26 gennaio scorso. Proprio come Megan Fox qualche tempo fa, inserita nel cast di doppiatori per Mortal Kombat, anche un altro attore amatissimo si immerge nel mondo dei picchiaduro. Un universo che Cassel ha imparato a conoscere circa trent’anni fa – come si legge nella breve intervista sul portale della casa di produzione nipponica.
“Ho scoperto Tekken nei primi anni ’90, ma ho iniziato a giocarci davvero quando è stato introdotto Eddy Gordo. Era un professionista della capoeira e allora la facevo anch’io, quindi giocavo solo con lui”, ha raccontato e poi ha ammesso: “Chevalier? È molto sofisticato ed è un ottimo promotore di una certa idea dell’eleganza francese tramite il suo aspetto e i suoi modi di fare”.
