La truffa che ha colpito milioni di persone è arrivata anche in Italia: ci cascano quasi tutti, ti svuotano il conto corrente.
La Polizia qualche tempo fa ha diffuso un avviso riguardante una truffa che sfrutta il nome di tantissimi supermercati per ingannare i consumatori. I truffatori si spacciano per rappresentanti del noto supermercato, utilizzando il marchio in modo fraudolento, sfruttando la fiducia che i consumatori hanno nei brand, con i malintenzionati inviano messaggi, email o fanno telefonate false, promettendo premi o partecipazioni a concorsi inesistenti. Il fine principale di questi raggiri è ottenere informazioni personali delle vittime, come dati bancari, password o numeri di carte di credito. La Polizia ha avvertito sui pericoli legati a queste pratiche, esortando i cittadini a essere cauti e a verificare sempre l’autenticità delle comunicazioni ricevute.
I truffatori hanno ideato una sofisticata tecnica di furto d’identità per fini fraudolenti. Utilizzando la fiducia che questa catena di supermercati ha costruito, i criminali inviano messaggi che imitano le comunicazioni ufficiali dell’azienda. Questi messaggi contengono il logo dei supermercati e i link che, apparentemente, conducono a concorsi fittizi o offerte speciali. Una strategia comune consiste nell’inviare email o messaggi WhatsApp informando i destinatari di essere stati selezionati per partecipare a un evento esclusivo, come un concorso legato alla sicurezza alimentare o qualche altra scusa inventata.
Truffa falso concorso: ecco come ti fregano i soldi
L’attrattiva è la promessa di vincere premi interessanti, come buoni spesa o prodotti gratuiti. Per rendere il tutto più credibile, i truffatori utilizzano termini ed espressioni familiari ai consumatori, facendo riferimento a date specifiche come ad esempio la Giornata Mondiale della Sicurezza Alimentare. Tuttavia, questa è solo una tattica pensata per convincere le persone a cadere nella trappola.
Quando le vittime cliccano sul link fornito, vengono reindirizzate a siti web falsi che replicano accuratamente il design e lo stile del sito ufficiale del marchio in questione. A questo punto si concretizza la truffa: agli utenti viene chiesto di fornire informazioni personali confidenziali, come nomi, indirizzi, numeri di telefono e, soprattutto, dettagli bancari e password. I truffatori utilizzano queste informazioni per commettere furti d’identità o svuotare i conti bancari delle vittime.