Alessandro Siani, oggi, è uno degli attori più illustri del cinema italiano. Negli anni ha stupito il pubblico con una comicità spesso tagliente: andiamo a conoscere meglio l’artista.
Il cinema italiano ha imparato a conoscere in questi anni le qualità artistiche di Alessandro Siani. Doti che hanno permesso all’interprete campano di scalare molte posizioni nel gradimento del pubblico italiano.
Con il tempo, Siani è diventato sempre più un punto di riferimento sia sul set che fuori. Non solo recitazione nella sua vita ma anche tante curiosità degne di nota: scopriamole tutte.
Alessandro Esposito nasce a Napoli da una famiglia umile. Il suo esordio è avvenuto nel 1995 grazie al cabaret, un anno per lui fortunato culminato con la vittoria del Premio Charlot, riconoscimento conferito ai migliori comici. In televisione appare nel programma locale “TeleGaribalrdi” a cui seguono “Pirati” condotto da Biagio Izzo. Alcuni anni dopo appare, sempre in programmi napoletani, nel “Maradona Show” a Telecapri. Il 2003 arriva ad esibirsi su un palcoscenico nazionale, precisamente quello di Rai 2, dove mette in mostra il celebre personaggio di Tatore.
Dalla televisione al cinema per Siani il passo è breve e nel 2005 esordisce in “Tutti bravi“. Questa pellicola è stato per l’artista napoletano un vero trampolino di lancio che gli ha permesso di essere presente nel film “Ti lascio perché ti amo troppo“, in cui è anche sceneggiatore. Con gli anni successivi, l’attore diventa sempre più importante per il cinema italiano che lo richiede per tantissimi lavori.
Il cinema fa gran parte della storia artistica di Alessandro Siani ma nel suo percorso c’è stato spazio anche alla letteratura: l’ultima opera che porta la sua firma porta il titolo di “Napolitudine. Dialoghi sulla vita, la felicità e la smania ‘e turnà‘. Il libro è stato prodotto nel 2019 e vede anche la partecipazione di Luciano De Crescenzo.
Siani è stato sempre molto riservato riguarda le informazioni sulla sua famiglia. Quello che è noto è che sua madre si chiama Maria Pia Carsana mentre suo padre Mario Esposito. In alcune occasioni ha anche raccontato di come suo padre fosse un operaio dell’Alfa Romeo e sua mamma una casalinga.
Durante un’intervista al Corriere della Sera, Siani ha sottolineato di come suo padre non abbia mai lasciato il suo lavoro ma ha dovuto adattarsi. Per lui, la fabbrica era una seconda famiglia e ricorda ancora di come fosse fiero del fatto che era diventato un operaio “specializzato”. Da bambino, racconta Siani, era davvero orgoglioso di suo papà perché credeva che fosse da solo a costruire ma da grande ha capito che lui faceva parte di un processo unico e che chiama in causa altri milioni di operai. Alla scoperta, confessa al quotidiano, “Fui ancora più fiero di lui e di tutto il suo mondo“.
La stessa riservatezza usata per i suoi genitori, Siani la condivide anche per il suo privato. Sulla vita privata dell’autore napoletano, infatti, si è a conoscenza solo del fatto che si sia sposato nel 2008 e con sua moglie, di cui non si conosce l’identità, sono diventati genitori per due volte.
Questo articolo è stato modificato: 10 Maggio 2023 15:56
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