Rita Pavone è una delle cantanti italiane più famose e di successo della musica italiana. Andiamo a scoprire qualche cosa in più su di lei: ecco chi è.
Lo spettacolo italiano ci ha regalato grandi talenti che si sono distinti nel corso degli anni. Una delle più popolari è Rita Pavone, artista che si è fatta notare negli anni ’60, quando era ancora giovanissima, fino a raggiungere le vette artistiche. Approfittiamo a entrare nella sua sfera privata e conoscerla un po’ meglio.
Rita Ori Filomena Merk-Pavone, conosciuta da tutti semplicemente come Rita Pavone, è nata a Torino il 23 agosto 1975. La sua famiglia era composta dal papà Giovanni, originario della Sicilia ed era un operaio della Fiat, e la mamma Maria, la quale era una casalinga. Oltre a lei c’erano ad abitare in casa anche i fratelli Piero, Carlo e Cicco. Quando è in prima Liceo dell’istituto statale Santorre di Santarosa, i genitori decidono di trasferirsi nel quartiere delle case operaie della Fiat, nel quartiere Mirafiori Sud.
È fu in quegli anni che Rita inizia a farsi notare per il suo talento, esibendosi prima nelle varie feste studentesche al liceo e poi in alcuni locali di Torino, sempre incoraggiata e sostenuta dalla famiglia, soprattutto dal padre che la sprona a inseguire il suo sogno. La grande opportunità per lei arriva nel 1962 quando partecipa e vince al Festival degli sconosciuti di Ariccia ottenendo il contratto discografico con la RCA dopo un provino convincente.
La carriera di Rita Pavone è stata luminosa. Era soprannominata sia “la Zanzara di Torino”, per la sua grande agilità nello stare sul palco, ma anche “Pel di carota”, per via del suo colore di capelli rosso. Detto ciò, possiamo dire che il suo percorso nel mondo della musica è partito nel 1963 quando escono i primi brani di enorme risonanza mediatica come le hit La partita di pallone, Datemi un martello, Cuore Il ballo del mattone, Alla mia età. Tutti brani che vengono cantati ancora oggi.
Una popolarità quella della cantante che si consolida e fortifica l’anno dopo quando entra a far parte dello sceneggiato Il giornalino di Gian Burrasca nel quale ha il ruolo da protagonista. Negli anni ’60, inoltre, fa uscire altre hit che scalano le classifiche, oltre a partecipare a numerose puntate di Studio Uno, oltre a partecipare a numerosi musicarelli in grande voga all’epoca.
Un successo clamoroso per la Pavone che la porta anche all’estero. Si è esibita in Germania, Francia, Regno Unito, Giappone, Sud America e Stati Uniti. Si esibisce per la prima volta in concerto a New York nel 1965. Dopo un periodo di silenzio, la Pavone torna in scena partecipando a Canzonissima e partecipa anche al Festival di Sanremo.
Negli anni successivi, Rita continua a scalare le classiche con brani importanti. Ma il suo impegno per la musica lo divide con il teatro e con la televisione, cimentandosi nella conduzione, come quella del varietà di Rai 1 Come Alice. Dopo ben 48 anni d’assenza, torna al Festival di Sanremo nel 2020 con brano Niente (Resilienza 74).
Rita Pavone si è legata a Teddy Reno, al secolo Ferruccio Merk Ricordi, alla fine degli anni ’60. Un’unione celebrata il 15 marzo 1968 quando decidono di convolare a nozze. Una scelta che ha fatto storcere il naso all’opinione pubblica per via della grande differenza d’età tra i due (lui ha diciannove anni in più di lei) e perché Reno era già sposato e aveva un figlio.
Una situazione che si rifletté anche sulla carriera professionale della Pavone. Dal matrimonio tra Rita e Teddy sono nati due figli ai quali sono profondamente legati. Si chiamano Giorgio e Alessandro, dopo il matrimonio i due vanno a vivere in Svizzera per allontanarsi dalle critiche della stampa scandalistica.
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