Tony King, chi è? Si tratta di un trapper napoletano diventato simbolo dell’orgoglio trangender: la sua storia raccontata nella docuserie.
Il cantante è diventato una vera e propria icona per la nuova generazione ed è protagonista di una docuserie in onda sul nuovo canale di Discovery +.
Tony King è venuto al mondo con il nome di Naomi Nicolella, ma ben presto ha capito di non riconoscersi in quel nome e in quel corpo. Nato a Napoli, nel Rione Sanità, non è sempre stato facile per lui far comprendere il suo percorso di transizione. La sua famiglia, per fortuna, l’ha sempre supportato e aiutato, ma molte altre persone della sua vita e della sua città non hanno fatto altrettanto.
Tony ha reagito a questa situazione e al suo dolore con la musica; attraverso la sua passione per la trap è riuscito ad imporsi nel panorama musicale napoletano. Alcune delle sue canzoni parlano proprio del pregiudizio, ancora fortissimo, che c’è nei confronti dei transgender, cosa che ha provato e ancora prova sulla sua pelle.
Il brano “L’ammore è ammore” è un inno al diritto di amare liberamente ed è dedicata, in particolare, alla storia tragica di Paola Gaglione. La ragazza è morta ad Acerra a causa di un incidente stradale causato da un inseguimento da parte del fratello che non sopportava la sua storia con il fidanzato transgender Ciro Migliore.
Tony King chi è? Un percorso difficile: “Avevano creato una chat per prendermi in giro”
Il cantante ha raccontato a Napoli Today che ha dovuto subire diverse umiliazioni, nella vita, e di esser consapevole che la sua strada non sarà mai in discesa. Tony ha spiegato che spesso sui social ha ricevuto insulti, bullismo e “shit storm” e che era stata creata anche una chat apposita su Whatsapp per prenderlo in giro, dov’è stato anche inserito.
Oggi la sua storia viene raccontata attraverso la sua musica trap ma anche grazie ad una docuserie trasmessa su Dplay. Si tratta di “Chiamatemi Tony King” ed è disponibile sul canale Pride della piattaforma streaming. Si tratta di una sorta di documentario che segue Tony in un momento particolare della sua vita, quando stava ultimando la sua transizione.
Nella serie viene anche raccontata la storia dell’amore travagliato che sta vivendo Tony, per certi versi una situazione molto simile a quella raccontata nella sua canzone “L’ammore è ammore”. La sua fidanzata non appare mai nel documentario perché è posta sotto stretto controllo dalla sua famiglia che è contraria alla storia con Tony e le impedisce di vederlo. Una storia sicuramente importante che Dplay ha deciso di inserire nella sua piattaforma in nome del mese del Pride.