Mario Merola è stato uno dei più grandi artisti che l’Italia e Napoli abbia mai avuto. La sua morte è stata vissuta come una vera tragedia per molte persone. Ecco quali sono state le cause del decesso.
Era noto in Italia ma anche in tutto il mondo come il “Re della sceneggiata”. Una personalità forte ed estroversa, un artista a 360 gradi capace di esportare il genere, figlio della sua terra d’origine, fuori dalla sua regione e farlo conoscere in tutto il globo. Musica, teatro, cinema, televisione: è apparso ovunque lasciando un segno indelebile nelle storia dell’arte italiana.
Mario Merola è un nome che si descrive già da solo. Una vera gemma per l’intero territorio napoletano, un artista capace di accompagnare e farsi amare da intere generazioni che ancora oggi lo continuano a ricordare ed esaltare. Un punto di riferimento per tutti quei giovani che si stanno avvinando al genere delle “sceneggiate”, che prima del suo arrivo erano relegate solo nelle aree partenopee.
La sua poliedricità è stata davvero un unicum nel mondo dell’arte italiano. Basti pensare che lui nasce come cantante, ma poi si butta anche nella recitazione, nella composizione e nel piccolo schermo, diventando un vero e proprio personaggio artistico a tutti i livelli. Per questo motivo la sua morte arrivata nel 2006 ha segnato profondamente il mondo dello spettacolo e tutti i fan.
Mario Marola morte: malattia e cause del decesso
Mario Merola è spesso ricordato dal figlio Francesco che mantiene vivo il ricordo del genitore e che ha raccontato che quanto il genitore era ricoverato l’unica canzone che rendeva le sue condizioni meno gravi era un brano a cui era molto legato, ovvero “Cent’anni”.
L’attore e cantante è stato portato il 7 novembre 2006 all’ospedale San Leonardo di Castellamare di Stabia, dopo un’insufficienza cardiorespiratoria, come si legge nel portale Il Sussidiario. Subito dopo il suo ricovero i familiari hanno fatto circolare pubblicamente la voce che le sue condizioni di salute erano molto gravi.
È morto il 12 novembre 2006 all’età di 72 anni in seguito ad un arresto cardiocircolatorio. Dopo due giorni dal decesso si svolsero i funerali presso la Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. Un luogo speciale per Merola, visto che proprio nella Basilica si era sposato Rosa Serrapiglia e dove ci furono i funerali anche di un altro grande artista napoletano, ovvero Totò.
Una cerimonia importante in cui pare che furono presenti oltre 40 mila persone, oltre alla famiglia, autorità locali, amici, parenti e colleghi. Il feretro è stato poi portato al cimitero Monumentale di Napoli. È proprio qui il luogo in cui è sepolto l’artista che ancora oggi è un considerato un simbolo per la città partenopea.