Sangiovanni si è aperto pubblicamente e ha deciso di confessare quel è il suo dolore più grande. Ha ammesso anche di aver chiesto aiuto: ecco di che cosa si tratta.
È uno dei cantanti più seguiti e amati dalla new generation, ma è anche tra i più discussi. Nonostante la sua grande popolarità arrivata grazie ad Amici, l’artista ha deciso di mettersi a nudo e rivelare qualcosa su di lui che nessuno conosceva. E lo ha fatto in diretta tv.
Non sempre la notorietà è sinonimo di felicità. Ci sono artisti che, anche dopo aver ottenuto un gigantesco successo, continuano a convivere con un malessere personale e sociale. In parte è questo che sta vivendo Sangiovanni, uno degli artisti più riconoscibili sulla scena musicale, la cui carriera è iniziata dietro i banchi di scuola di Amici, dove ha spiccato il volo.
Il cantante, dopo essere tornato come ospite nel programma che lo ha visto protagonista e dove Maria De Filippi gli ha dedicato un gesto commovente, è stato invitato a Le Iene dove ha preparato un monologo che ha emozionato tutti. Delle parole in cui ha deciso di rivelare il suo dolore più grande, ammettendo di aver chiesto aiuto.
Sangiovanni confessa: “Sono andato in terapia”
Proprio durante il programma di Italia Uno, Sangiovanni ha deciso di cacciare fuori quella parte di lui che fino a questo momento era stata nascosta. Il cantante ha ammesso che la musica lo ha salvato in un certo senso. Ha iniziato a scrivere proprio perché nessuno lo ascoltava e non aveva qualcuno con cui parlare.
“La musica è stata la mia prima terapia”, ha rivelato. Per lui era una compagna a cui poter confidare tutto: problemi, ansie, paure, paranoie. Questo è stato però prima che venisse scelto come allievo ad Amici e arrivasse il successo. Da quel momento anche la musica non bastava più. “Ansie, problemi e paranoie che la musica faceva svanire sono tornate. La soluzione era diventata il problema”, ha ammesso.
Da qui ha capito che gli serviva aiuto da una persona competente, che non fosse una madre, un padre o la fidanzata Giulia Stabile, ma qualcuno che lo ascoltasse senza essere giudicato e che gli potesse dare una mano per risollevarsi. Da qui la decisione di andare in terapia e pagare una persona esperta.
“Anche se sono un privilegiato, so che ci saranno momenti in cui soffrirò”, ha poi detto nel medesimo monologo. Ha aggiunto anche che non se ne vergogna e che anche nel dolore c’è una forma di dignità. E che chiedere aiuto non è una forma di debolezza, ma di forza. E lui lo ha fatto per riuscire a tornare a volare come prima.