Striscia la Notizia fa un annuncio inaspettato. Lo storico logo è cambiato? La novità stupisce i fan, ma è per un motivo serio e importante
Striscia la Notizia da più di trent’anni intrattiene i telespettatori di tutta Italia e porta avanti le sue denunce sociali, affermandosi ancora oggi come uno dei programmi tra i più seguiti. Il pubblico, nel corso di questi anni, si è abituato ed affezionato allo storico logo: la celebre scritta gialla “Striscia la Notizia”. In queste ore, tuttavia, una novità ha cambiato le carte in tavola.
Il logo sarà affiancato dal simbolo della pace, cambiando così rispetto al passato. Una scelta che il tg satirico di Antonio Ricci ha voluto prendere per dimostrare la contrarietà alla guerra in Ucraina, affermando, in questo modo, di ripudiare ogni tipo di guerra.
Il pubblico è rimasto colpito da questa decisione, ma certamente ha condiviso i valori che hanno spinto la produzione ad adottare questa scelta. I conduttori Gerry Scotti e Francesca Manzini, in apertura di puntata, hanno fatto l’annuncio mostrando il nuovo luogo rimaneggiato.
L’impegno di Striscia la Notizia è lodevole. In questi momenti così delicati, ogni singolo gesto, anche simbolico, è utile per restare uniti dinnanzi ad una situazione che nessuno si sarebbe aspettato, ma che soprattutto avrebbe voluto nel 2022, ancora di più dopo una pandemia.
Leggiamo insieme le parole di Gerry Scotti, a nome di tutta Striscia, che hanno esposto il loro punto di vista, cercando una via per affrontare questa situazione che ci tocca così da vicino.
Striscia la Notizia, il logo sarà affiancato dal simbolo della pace: “La migliore risposta alla guerra è la vita”
Striscia la Notizia continua a battersi per le ingiustizie sociali e in un momento così delicato come quello che sta succedendo in Europa e nel mondo, con la guerra in Ucraina che ha portato orrori e devastazione, il tg satirico ha compiuto un piccolo gesto simbolico.
Il celebre logo sarà affiancato dal simbolo della pace. Le immagini e i video di atrocità che arrivano dall’Ucraina hanno portato paura e ci hanno fatto vivere un senso di impotenza. Così ha commentato Gerry Scotti in apertura di puntata.
E come ci si comporta, si è chiesto il conduttore, quando ci sono delle famiglie a pochi km di distanza che sono costrette a vivere sotto gli attacchi delle bombe? Per loro, la migliore risposta alla guerra è la vita.
Questo non è un modo per non vedere o voltare le spalle, ma per difendere la normalità, una delle prime cose che chi scatena la guerra ha intenzione di distruggere per sostituirla con la paura.