Visioni_47 lancia dei corsi tematici di cinema che ci portano alla scoperta di maestri come Wes Craven, Quentin Tarantino e Alfred Hitchcock. Ce ne parla Benedetta Pallavidino organizzatrice e critico cinematografico.
Come nasce il progetto di Visioni_47 con corsi di cinema tematici?
Ci siamo chiesti cosa potevamo fare come associazione culturale, soprattutto in momenti di chiusura, in cui l’aggregazione è quasi da considerarsi un’utopia. A settembre 2020 avevamo fatto un corso in presenza che aveva avuto un buon esito e allora abbiamo provato a lanciare quelli online. Percorsi tematici legati alla carriera di un regista, a quella di un attore oppure anche ad un movimento cinematografico. Ci hanno dato fino ad ora molte soddisfazioni. Il corso è diventato un luogo di ritrovo virtuale dove potersi confrontare e imparare gli uni dagli altri.
In questo 2022 avete lanciato nuovi corsi, ce li puoi raccontare?
Abbiamo pensato a quattro corsi, uno al mese fino ad aprile. Sono molto variegati. Spaziano sia temporalmente che tematica tematicamente il primo, su Wes Craven e il nuovo cinema horror, tenuto da Matteo Fantozzi è qualcosa di nuovo, un salto in un genere tanto amato e allo stesso tempo tanto criticato. Un corso per andare alle origini delle nostre paure sul grande schermo e per rivalutare meccanismi, clichés e innovazioni della paura al cinema. Segue un corso su Quentin Tarantino, tenuto da Benedetta Pallavidino. Ripropongo un corso che ho già sperimentato in passato, seguendo anche l’onda delle richieste dei nostri seguaci più affezionati. Lavorerò soprattutto sulla narrazione tarantiniana e sulla sua riscrittura della Storia. A marzo con Roberto Lasagna, partirà un corso su Alfred Hitchcock. Le origini dell’autorità, del mito, in qualche modo una finestra sul cambiamento di Hollywood, sull’avvento della TV, sui continuo reinventarsi di un grande maestro che scavalca ogni genere. Infine, ad aprile con Lapo Gresleri ci si occuperà di cinema black. Il critico bolognese dopo aver tenuto lo scorso novembre un corso su Spike Lee, amplia gli orizzonti mostrandoci la storia di un cinema che nel corso dei decenni ha abbandonato in ghetto per diventare cinema di riflessione sulla contemporaneità.
Qual è l’obiettivo di questi corsi?
L’obiettivo è continuare a parlare di cinema. Imparare e scambiarsi opinioni. Magari far nascere nuove passioni anche in chi non è propriamente cinefilo. È fare cultura Per me è approfondire e studiare autori e riproporli dando anche il mio punto di vista. Mettere in gioco il mio sguardo e condividerlo. Non sarei sincera se non dicessi che per me è anche un divertimento.
Come ci si può iscrivere e come funzionano le lezioni?
Per iscriversi basta contattare la pagina facebook Visioni_47. I corsi si svolgeranno nelle date che trovate sulle locandine. In zoom dalle 19.30 alle 21. Ogni corso è articolato in 3 appuntamenti. C’è spazio per tutti e nessuno vuole essere professore o cattedratico, piuttosto guida in un viaggio alla scoperta della settima arte.
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