I Camaleonti sono una delle storiche band italiane maggiormente conosciute, in passato però il dramma della morte li ha coinvolti in prima persona.
Sono una delle band italiane maggiormente conosciute nel panorama musicale italiano e di certo vista la loro infinita carriera non hanno bisogno di presentazioni.
Ancora oggi la loro musica riesce a provocare delle forti emozioni in tantissime generazioni di persone che almeno una volta nella vita hanno canticchiato una delle loro canzoni.
Eppure nel corso degli anni la morte ha colpito uno di loro lasciando non solo i fan ma anche i colleghi nello sconforto più totale.
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I Camaleonti, sapete come è morto Paolo De Ceglie?
I Camaleonti continuano ancora oggi ad avere grande successo raccogliendo un successo che è partito moltissimi anni fa, eppure tra i grandi sorrisi è arrivato anche il momento triste.
Paolo De Ceglie batterista e fondatore della band nel 2004 è morto dopo due anni di malattia di cui non si è mai saputo molto, l’artista era di Foggia anche se viveva a Milano, aveva 60 anni ed era entrato per primo nel gruppo nato nel 1962 anche se entrato ufficialmente in attività nel 1964.
Una vera tragedia arrivata a pochissimo tempo dal festeggiamento dei 40 anni di attività della storica band che continua ad essere formata dai restanti componenti che non dimenticano mai il loro collega senza l quale magari oggi non sarebbero nemmeno qua.
Insieme a lui anche Livio Macchia (voce
solista, basso e chitarra acustica) e Tonino Cripezzi (voce
solista e pianoforte) gli storici componenti mentre oggi ci sono anche: Massimo Brunetti (voce, tastiere, computer) e Valerio
Veronese (Chitarra elettrica e acustica). Il gruppo come ha riportato anche l’ANSA ha un bilancio di 20.000.000 di dischi venduti con l’aggiunta anche di quattro Dischi d’Oro, due Maschere d’Argento, un Ambrogino d’Oro e un Diapason d’Oro.
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Davvero un dramma quello che ha colpito la storica band che questo pomeriggio sarà ospite di Oggi è un altro giorno e di certo troverà il modo di ricordare l’amico scomparso ma ancora presente nel loro cuore come il primo giorno.