Edoardo De Angelis è un cantautore italiano molto conosciuto, tra i tanti brani uno in particolare lo conoscono tutti: sapete a chi è dedicato?
Si torna a parlare di musica italiana e in particolare di uno dei cantautori maggiormente conosciuto ancora oggi da diverse generazione di persone che almeno una volta nella vita hanno ascoltato uno dei suoi brani.
Tra i tanti in particolare tutti ricordano il testo e la musica di Lella cantata in dialetto romanesco e ripresa da tanti artisti, il brano è stato uno dei due primi incisi da Edoardo&Stelio contenuti nel primo 45 giri.
Ma prima di riascoltarla magari anche in diretta in tv, cerchiamo di scoprire qualche curiosità in merito al brano, ad esempio sapete a chi era stata dedicata?
Nome e Cognome: Edoardo De Angelis
Età: 75 anni
Data di nascita: 24 Dicembre 1945
Luogo di nascita: Roma
Segno zodiacale: Capricorno
Professione: Cantautore
Edoardo De Angelis questo pomeriggio sarà ospite di Serena Bortone per RaiUno e di certo riproporrà l’ascolto del brano Lella che è uno dei più conosciuti da tante generazioni di persone.
Non sappiamo se nello specifico la canzone fosse stata ispirata a un reale fatto di cronaca nera, il brano racconta infatti la storia di un giovane che racconta al suo amico di come quattro anni prima avesse ucciso la sua amante che voleva lasciarlo proprio l’ultimo dell’anno.
Ancora oggi il brano è un capolavoro ma quando è uscita per la prima volta la sua pubblicazione è stata fatta in due versioni visto che gli ultimi quattro versi della terza strofa erano stati censurati. Il brano nel corso del tempo diventerà lo stesso un grande classico e saranno molti gli artisti italiani che la riproporranno con grande successo.
Una curiosità: nel romanzo dal titolo Il ladro di merendine di Andrea Camilleri sono appunto citati alcuni pezzi della canzone Lella di De Angelis, proprio il protagonista ovvero il commissario Montalbano la canticchia mentre è al telefono.
Il brano è stato uno dei primissimi scritti e composti da Eugenio De Angelis, mentre era ancora uno studente di Lettere. A raccontare la nascita della canzone è stato proprio il cantautore. Ha confessato che, nonostante avesse una base musicale scritta dall’amico Stelio su cui lavorare, non riusciva a scrivere il testo. Ma un giorno è arrivata l’illuminazione.
Era su un autobus in direzione della casa della nonna, quando vede un’insegna di un negozio di cravatte: “Proietti”, da lì è un fiume in piena “le parole arrivavano da sole”, ha confessato. Una volta arrivato a casa della nonna ha telefonato all’amico Stelio, poi diventato avvocato, con cui si è confrontato e ha proseguito a scrivere “sotto gli occhi stupiti di mia nonna”.
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I consensi che raccolse Lella furono sorprendenti. Il brano gli permise di farsi conoscere nell’ambiente musicale e di entrare a far parte del Folkstudio prima e della RCA poi. La canzone fu reinterpretata da Edoardo Vianello e dalla moglie Wilma Goich, entrando nella hit parade dell’epoca.
Questo articolo è stato modificato: 25 Novembre 2021 14:05
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