Reazione a catena, I Fraintesi: hanno vinto grazie a un trucco?

Nel programma televisivo Reazione a catena, spiccano come talenti il gruppo de I Fraintesi. La loro vittoria la devono ad un trucco? Scopriamone di più.

Reazione a catena
Reazione a catena

Dei veri e propri campioni il gruppo de I Fraintesi, che è emerso nella nuova edizione del programma Reazione a Catena.

Quest’ultimo è un famoso game show condotto da Marco Liorni, che sembra riscuotere davvero un grandissimo successo da parte del pubblico.

Tale programma ha tenuto compagnia agli italiani durante le vacanze estive, con un gioco sempre molto accattivante, divertente e veloce.

Reazione a catena, il trucco de I Fraintesi

I Fraintesi
I Fraintesi

Tutti gli amanti della trasmissione televisiva Reazione a Catena sapranno sicuramente chi sono il gruppo de I Fraintesi.

I tre giovani Marco Famoso, Pietro Preziuso e Michele D’Onofrio dall’8 settembre sono divenuti dei volti molto noti del game show condotto da Marco Liorni.

Quest’ultimo oltretutto è la terza stagione che presenta, diventando un personaggio che pare veramente molto piacere al pubblico e che mostra in trasmissione vari lati di sé.

Non è mancata ad esempio nemmeno la commozione avvenuta durante una puntata quando hanno fatto ascoltare il brano Hey Jude dei Beatles, che Paul McCartney aveva dedicato al proprio figlio.

Per quanto riguarda i tre giovani di Avellino, hanno davvero impressionato il pubblico televisivo riuscendo a conquistare la cifra di 200mila euro.

Ma qual è il segreto e il trucco legato alla loro vittoria? In realtà come spiegato durante un’intervista a TV Sorrisi e Canzoni, i tre devono il loro grandissimo successo ad un impegno costante e duraturo.

Inizialmente il gruppo era composto da Marco e Michele, a cui si è aggiunto poi Pietro soltanto in un secondo momento.

In particolare i primi due avevano un progetto in mente ben chiaro, trovando in Pietro la piena disponibilità.

La strategia adottata dal gruppo infatti doveva essere molto semplice, ma anche difficoltosa e impegnativa.

Si sono dati un anno di tempo per allenarsi costantemente analizzando le puntate delle edizioni precedenti e adottando uno schema preciso di studio, cercando di toccare varie categorie.

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Ogni settimana i giovani dunque si riunivano, il sabato pomeriggio, cercando di non saltare mai un appuntamento nemmeno durante questo periodo di pandemia da coronavirus.

I tre però a quanto pare non sono nemmeno da soli e a sostenerli è stato un amico, Enricuccio, che li ha aiutati a trovare varie catene di parole per potersi allenare.

Quest’ultimo però sembra che non abbia voluto appartenere alla squadra per non dover esporsi alle telecamere.

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