Rino Gaetano aveva già previsto la sua morte? Scopriamo quella coincidenza che ha lasciato tutti senza parole.
Rino Gaetano, il grande cantautore italiano è riconosciuto da tutto il mondo per la sua voce ruvida e per i temi che trattava nei suoi testi. Molto spesso al centro dei suoi scritti vi si celava una profonda denuncia sulla società vigente. A Rino interessava raccontare del vero.
Purtroppo, dopo un periodo prolifico per la sua carriera musicale durata 8 anni, la sera del 2 giugno 1981 ci fu una battuta d’arresto nella sua vita. Alle ore 3:55 Gaetano, uscito da un bar a Roma, prese la macchina e mentre stava percorrendo via Nomentana, invase la corsia opposta scontrandosi con un camion che veniva nell’altro senso di marcia. Attorno alla sua morte sono nate tantissime supposizioni.
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Gaetano durante quell’incidente del 2 giugno 1981 ebbe un forte urto con la testa, questo lo portò a sfondare il parabrezza. Dall’autopsia è emerso come tale incidente sia stato causato da un stato di profonda stanchezza che lo portò a chiudere e aprire gli occhi e dunque a sbandare.
Presto arrivarono i soccorsi, ma Rino era già entrato in coma. Fu così portato subito al Policlinico Umberto I, ma qui non vi erano gli strumenti per intervenire d’urgenza ad una frattura sulla base cranica. Il medico di turno si mise alla ricerca di un ospedale che lo potesse accogliere, ma dopo aver chiamato il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, nessuno aveva un posto disponibile. Finalmente fu trovato un posto al Gemelli, ma qui l’indomani mattina alle sei morì.
Ne la Ballata di Renzo, la canzone di Rino Gaetano scritta nel 1970 racconta la vicenda di Renzo, un ragazzo che muore per circostanze del tutto similari a quelle del cantautore.
“Quel giorno Renzo uscì,
Andò lungo quella strada
Quando un auto veloce lo investì
Quell’uomo lo aiutò e Renzo allora partì
Per un ospedale che lo curasse,
Per guarir”
Renzo, dopo esser stato investito, andò alla ricerca di un ospedale che lo potesse accogliere, ma qui né il San Camillo, né il San Giovanni, né il Policlinico lo accettarono. Cita, infatti, gli stessi tre ospedali che lo stesso Rino aveva passato prima di essere accettato al Gemelli.
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Molte furono le tesi che sostennero che la morte del cantautore fosse stata organizzata dai servizi segreti italiani, proprio in seguito alle denunce esplicite che si potevano evincere dalle sue canzoni.
Anna Gaetano, sorella dell’amato Rino, ha voluto fare chiarezza sull’accaduto: il cantante non è stato rifiutato dagli ospedali, semplicemente le strutture contattate non erano attrezzate ad accoglierlo.
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