Kubrick e Caravaggio, sabotatori del reale, un libro di Francesco Fiotti. Un unione perfetta tra cinema e pittura. Ecco perché tutti dovrebbero leggerlo.
Kubrick e Caravaggio, sabotatori del reale, scritto da Francesco Fiotti è edito dalla casa editrice Mimesis. Un libro che ti affascina già dal titolo. Kubrick e Caravaggio, seppur due persone completamente diverse, condividono la cosa più importante: la passione per l’arte.
Un viaggio attraverso le due icone più significative, una per quanto riguarda il mondo del cinema e l’altra per il campo della pittura. Ebbene, Francesco Fiotti con questo suo libro ci pone avanti due grandi colossi dell’arte. Il quesito a cui risponde l’autore è il seguente: esiste realmente un collegamento tra Kubrick e Caravaggio?
PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >>> I film western più belli da vedere su Netflix, 6 titoli imperdibili
Kubrick e Caravaggio, sabotatori del reale, l’opera di Francesco Fiotti
L’opera affronta in modo del tutto inedita ed originale l’incredibile connessione che vi è tra Kubrick e Caravaggio. Se parliamo di Kubrick non possono non riaffiorare nella nostra mente alcune scene di Arancia Meccanica, Eyes Wide Shut o Lolita.
Dall’altra parte opere quali La Vocazione di San Matteo o Cena in Emmaus, hanno segnato il 1600 con il più grande esponente del tempo, Caravaggio. La missione difficile di Francesco Fiotti è quella di mostrare la paradossale somiglianza che vi è tra Kubrick e Caravaggio.
Lo stesso Kubrick, durante le riprese di uno dei suoi capolavori, Shining, chiacchierando con il protagonista Jack Nicholson, aveva sottolineato che la sua volontà quando è all’opera su di un film è quella di riportare “la fotografia della realtà”, in un certo senso lo stesso intento di Caravaggio quando con la sua mano dipingeva sulla tela.
La rappresentazione della realtà è ciò che accomuna i due grandi geni. Fiotti grazie alla sua sopraffina capacità è riuscito ad individuare un’unione mai presa in esame prima d’oggi.
Una riflessione che pone il lettore in una condizione di poter apprendere a 360° il significato della parola arte. I due grandi artisti ci hanno mostrato “nient’altro che l’uomo con con le sue profonde contraddizioni, le sue fragilità“.