Alex Schwazer, marciatore italiano, nel 2008 fu campione olimpico per la 50 km a Pechino. Ai tanti successi seguirono numerose sventure.
La storia del marciatore Alex Schwazer ha colpito tutti. La sua carriera vanta di successi stellari, infatti l’atleta ha riportato un oro ai Giochi Olimpici di Pechino, dove vinse nei 50 km. Ma dal 2012 inizia un lungo calvario per lo sportivo. Infatti viene scoperto che aveva fatto uso di doping. Purtroppo da quel momento la sua carriera si è arrestata, fino ad oggi. Infatti a quel triste evento del 2012 è seguito uno scandalo che solo poco tempo fa si è giunti alla conclusione.
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Alex Schwazer inizia la sua carriera d’atleta a soli 15 anni nella specialità del mezzofondo. Dopo aver interrotto questa passione si dedica al ciclismo, ma sarà realmente un breve periodo perché poi tornerà a dedicarsi alla marcia. Le prime medaglie le inizia ad ottenere dal 2005, quando vince i Campionati italiani nella gara dei 50 km. Ai mondiali di Helsinki dello stesso anno vince la medaglia di bronzo.
Seguono i mondiali di Osaka del 2007 dove ritorna a vincere la medaglia di bronzo. Ma l’anno successivo sarà decisivo per l’atleta. Nei Giochi Olimpici di Pechino del 2008 conquista finalmente l’oro. L’anno seguente nel mentre dei Mondiali di Berlino accusa un grave dolore allo stomaco e si vede costretto ad arrestare la gara. Ma la data del 6 agosto 2012 si mostrerà fatale per lui.
L’11 agosto 2012 avrebbe dovuto partecipare ai Giochi Olimpici, ma a sorpresa il 6 agosto di quello stesso anno fu sottoposto ad un controllo antidoping. Da questo si è evinta la sua prima positività al doping. Come aveva dichiarato il marciatore all’Ansa, voleva mostrarsi più forte per quell’olimpiade, ma per quell’errore la sua carriera ha dovuto mettere un punto d’arresto. In merito a quell’evento si è sempre preso la responsabilità delle sue azioni.
Il 23 aprile 2013 il Tribunale Nazionale Antidoping assegna all’atleta una squalifica di 3 anni e 6 mesi. Il 2016 si mostrava come la luce in fondo al tunnel. Infatti tornerà a gareggiare l’8 maggio 2016 durante i campionati del mondo nella gara a squadre di marcia, dove detiene la vittoria. Ma pochi mesi dopo arriva per Schwazer un’altra brutta notizia.
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Il 2016 si pone come la continuazione di un calvario. Ebbene, da un prelievo effettuato l’1 gennaio 2016, si evince che l’atleta abbia continuato a fare uso di doping. Il 22 giugno la WADA rende pubblica la notizia che Alex Schwazer è risultato nuovamente positivo al test e per questo sarà escluso delle gare per 8 anni. Ma intorno a questo evento nasce un grandissimo scandalo.
Infatti iniziano ad istillarsi i primi sospetti. La Procura di Bolzano richiede di procedere con una controanalisi delle provette, da queste ultime analisi emerge una quantità anomala di DNA. Si pensa in un primo momento che qualcuno possa aver manipolato le provette. Lui così si batte per avere la sua verità e la ottiene. Non è colpevole. Ora infatti Alex Schwazer potrebbe appellarsi al TAS di Losanna per far ricorso e tornare a gareggiare. Se così fosse potrebbe andare anche alle Olimpiadi di Tokyo.
Oggi Alex Schwazer sarà ospite nella nota trasmissione di Silvia Toffanin a Verissimo. Tornerà a parlare del suo scandalo e di quegli anni caratterizzati dalla depressione. Ebbene, perché l’atleta ha dovuto subire un’accusa del tutto infondata che è andata a rovinare la sua carriera. Nonostante gli anni difficili non ha mai smesso di lottare per avere la giustizia. Oggi finalmente il Tribunale di Bolzano lo ha assolto. Ma ecco che in studio svela chi può essere stato.
Confessa alla Toffanin di avere un’idea del colpevole, ma prima di fare dei nomi vuole esserne certo. Inoltre confessa di non essere mai caduto in un profondo crollo psicologico proprio perché sapeva di essere innocente. Questa consapevolezza l’ha aiutato a vincere anche questa battaglia. Infine rivela che potrebbe partecipare alle Olimpiadi del 2024, non ha problemi a riprendere l’allenamento fisico, al momento l’unico possibile intoppo sarà la questione burocratica.
La storia del marciatore italiano ben presto diventerà una serie tv. Liberamente tratta dal libro del suo tecnico Sandro Donati “Alex e il grande complotto internazionale per il doping”, sarà prodotto da Indigo Film e Lungta Film.
Il libro di Donati riporta alla luce dettagliatamente gli eventi che sono accaduti a Schwazer. Sarà una spy-story che indagherà sui complotti nel mondo dello sport. Di recente abbiamo avuto modo di rivedere l’atleta al Festival di Sanremo 2021, il quale intervistato da Amadeus ha detto che purtroppo nonostante abbia vinto la causa nessuno potrà mai ridargli quello che gli è stato tolto. Inoltre si è mostrato molto determinato nel voler chiudere questo capitolo. Ora le sue energie le spenderà solo sul campo.
La moglie in questi anni è stata sicuramente un’importante presenza al suo fianco. La coppia è legata sentimentalmente da cinque anni, mentre sono convolati a nozze solo un anno e mezzo fa. I due insieme ai due figli, vivono in Alto Adige, precisamente a Calice di Racines. La moglie gestisce a Vipiteno un centro estetico insieme alla sorella Silke. La famiglia è stata un supporto essenziale per la vittoria di questo calvario nel quale si è trovato l’atleta. Ma da quando ha appreso la felice notizia i rapporti in famiglia si sono distesi e sono diventati molto più sereni.
La terribile accusa a cui ha dovuto fare ricorso Alex ha unito ancora di più i due coniugi, che oggi sembra siano inseparabili. Quando ha saputo della vittoria della causa la moglie per celebrare il momento gli ha cucinato una torta con i cinque cerchi delle olimpiadi sopra. Alex Schwazer ha confessato che per lui quel momento è stato come assistere alla nascita di un altro figlio.
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