Luigi Tenco è oggi tanto amato come cantautore, ma ai suoi tempi non era così. Scopriamo i dettagli della sua carriera e la sua morte improvvisa
Stasera al Festival di Sanremo 2021 sarà la serata dei duetti e delle cover. Durante la terza puntata sarà Gaia ad interpretare un brano di Luigi Tenco, Mi sono innamorato di te, insieme a Lous and the Yukuza.
Luigi Tenco fu un cantautore d’immenso talento, non riuscì mai ad essere compreso fino in fondo dalla cultura musicale dell’epoca, lasciando dietro di sé una scia di rimpianti senza fine. Ma scopriamo in breve la sua carriera e la sua vita.
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Luigi Tenco nacque a Cassine, in provincia di Alessandria, il 21 marzo 1938 sotto il segno dell’Ariete. Frutto di una relazione extraconiugale tra Teresa Zoccola e il sedicenne Ferdinando Micca, prese il cognome del marito della ragazza, Giuseppe Tenco, morto prima della sua nascita.
Il giovane Luigi trascorse i primi anni della sua vita insieme alla madre e ai nonni, prima di trasferirsi proprio con la donna e il fratello maggiore, Valentino, a Genova. Frequentò inizialmente il Liceo Classico, salvo poi trasferirsi allo Scientifico Galileo Galilei, dove si diplomò come privatista nel 1956. Durante gli anni del liceo iniziò a suonare il pianoforte, strumento per cui dimostrò un talento naturale. Da autodidatta il ragazzo, sempre più appassionato di musica, decise di sperimentare con la chitarra, il clarinetto e il sax.
Secondo le parole dello zio Tino, Luigi aveva una memoria straordinaria, era bravissimo a scuola e fu spinto dalla madre a proseguire gli studi. Lei avrebbe voluto si laureasse, perché un cervello come il suo era sprecato per una carriera da cantante.
Avvicinatosi agli ambienti jazz genovesi, dopo la maturità entrò nel Modern Jazz Group di Mario De Sanctis. Qui conobbe un giovanissimo Fabrizio De Andrè. Un paio d’anni dopo, fondò con Graziano Grassi e Gino Paoli il gruppo I Diavoli del Rock.
Sul finire degli anni Cinquanta si trasferì a Milano, ospite di Gian Franco Reverberi, che lo volle come session man in alcune registrazioni di Gino Paoli e Ornella Vanoni. Come cantante esordì per la Dischi Ricordi nel 1959 con il gruppo I Cavalieri, formato da Reverberi, Paolo Tomelleri, Enzo Jannacci e Nando de Luca.
Il suo primo disco come solista uscì solo nel 1961: si tratta del 45 giri I miei giorni perduti. L’anno dopo fu la volta del suo primo 33 giri, che conteneva brani leggendari come Mi sono innamorato di te e Angela.
Nel 1965, dovette rispondere alla chiamata per il servizio militare obbligatorio. Fu un periodo molto difficile per lui, ma riuscì a superarlo grazie ai tanti ricoveri dovuti all’ipertiroidismo, che lo portarono finalmente al tanto voluto congedo nel marzo del 1966. Trasferitosi quindi a Roma, firmò un contratto per la RCA Italiana. Qui conobbe la cantante Dalila, con cui intrattenne una relazione amorosa molto appassionata.
Nel 1967 partecipò al Festival di Sanremo con Ciao amore ciao. Il brano, che inizialmente aveva un testo d’ispirazione antimilitarista, venne modificato per non incorrere nella censura, mantenendo soltanto il ritornello originale. Nonostante gli aggiustamenti, il pezzo non convinse gli organizzatori della kermesse, che lo esclusero dalla finale e anche dal ripescaggio. Fu un colpo durissimo per Tenco, che in quel momento parve deciso ad abbandonare la carriera da interprete per dedicarsi solo a quella da compositore.
Questo articolo è stato modificato: 6 Marzo 2021 12:19
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