Arancia Meccanica, celebre pellicola di Stanley Kubrik, svela i retroscena del set. Un grande dolore per Malcolm Mcdowell.
In onda su IRIS, Arancia Meccanica, la celebre pellicola diretta da Stanley Kubrik. Nel cast: Malcolm McDowell, Patrick Magee, Michael Bates, Warren Clarke. Siamo a Londra, quando al protagonista Alex, appassionato cultore della musica di Beethoven, inizia insieme a i suoi amici a compiere violenze di ogni tipo. Ben presto si troverà impigliato nella mani della polizia, condannato e imprigionato, avanti a lui nessuno spiraglio di salvezza. Un giorno gli viene offerto uno scambio, potrà essere liberato solo se si sottoporrà a una terapia sperimentale. Ma prima di sapere come andrà a finire il film, scopriamo il trauma del protagonista.
Arancia Meccanica, il trauma del protagonista: ha riportato delle importanti ferite
Possiamo dire che Arancia Meccanica non è un film per tutti. La violenza è alla base del film, il ruolo di Alex, interpretato magistralmente dall’attore Malcolm McDowell è passato alla storia. Proprio il protagonista subì la violenza che pervade il suo personaggio nel film. Infatti se la vide realmente brutta durante le riprese della scena emblematica, di quando si sottopone alle cure innovative.
Nel corso delle riprese, infatti, la troupe cercò in tutti i modi di non recare nessun grave danno all’attore, ma l’operazione fu vana. Infatti dopo esser stato costretto per tutto quel tempo a tenere gli occhi aperti senza sbattere le palpebre, aver avuto negli occhi i fermi di metallo, ha riportato dei gravi danni agli occhi. Vari graffi alle cornee stavano facendo rischiare all’attore di perdere la vista. Ma le torture per il protagonista non finirono qui, infatti all’attore si incrinò anche una costola durante le riprese. Ebbene, questa è la conferma che Kubrik, sul set, non ammetteva compromessi di alcun tipo.
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Possiamo dire che alla fine quei sacrifici ne sono valsi la pena. Infatti non solo il suo personaggio è entrato nella storia del cinema mondiale, ma il film è un capolavoro senza tempo. La pellicola ha ricevuto quattro candidature agli Oscar del 1972 come miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio.