Andrea Roncato ha raccontato un doloroso evento del suo passato. Scopriamo insieme cosa ha rivelato l’attore.
Questa sera in seconda serata Andrea Roncato sarà protagonista del film “Ne parliamo lunedì“, diretto da Luciano Odorisio. Nel cast vediamo, accanto a Roncato, attori quali: Elena Sofia Ricci, Sebastiano Nardone e Francesco Scali. Roncato indossa i panni del protagonista Nico, il quale insieme alla moglie Alba, gestisce un motel nel quale però non si ferma nessuno. Così un giorno decidono di ingaggiare l’amante della donna, che, attraverso una radio locale, fa credere che vicino all’albergo siano sbarcati gli Ufo. Cosa succederà? Lo potremo sapere solo questa notte, all’1.00 su Cine34.
Andrea Roncato, il dramma del passato: una vita segnata da due eventi dolorosi
Roncato a Verissimo a confessato dei dolorosi eventi che hanno segnato il suo passato. L’errore che non si è mai perdonato nella sua vita e mai si perdonerà è stato non avere voluto un figlio, dunque ha consentito ad un aborto. Inoltre ha raccontato come da ragazzo ha frequentato sbagliate compagnie che facevano abbondante uso di droghe. Finalmente un giorno capì che non era la strada giusta per la sua vita e decise dunque di smettere. In merito a ciò dice di ritenersi fortunato perché non ha mai avuto dipendenza.
L’attore ci tiene a sottolineare che non è mai entrato davvero nel tunnel della droga. Sempre nel salotto di Silvia Toffanin ha voluto dedicare una poesia, scritta da lui, al figlio mai nato. Il testo inizia così: “ti avrei voluto piccolo per poterti abbracciare”. Purtroppo questo è stato un evento che non è mai riuscito a perdonarsi. Infine ha concluso dicendo che ha capito troppo tardi che i figli sono l’unica vera ricchezza che un uomo possa lasciare al mondo. Lasciare un figlio è la cosa più bella che un uomo possa fare.
Roncato è un attore, comico e personaggio televisivo italiano. È riconosciuto dal grande pubblico per aver preso parte a pellicole di successo, su tutte spiccano i cinepanettoni natalizi con Boldi e De Sica, Fantozzi subisce ancora di Neri Parenti e Rimini Rimini di Sergio Corbucci.
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