Gianluca Atzori e Cindy Pavan hanno concesso un’intervista ai nostri microfoni, parlando delle loro ricerche e avventure televisive.
Gianluca Atzori e Cindy Pavan sono una delle coppie più importanti che lavorano nel mondo del mistero e del paranormale. Il primo, un paio di settimane fa, ci aveva spiegato la sua nuova avventura e il suo nuovo progetto, chiamato ‘Mistery Channel‘, ideato con Andrea Gioia Lomoro. Ma ecco che, insieme alla sua collega, è tornato a parlare dei suoi programmi e di quello che gli riserveranno presente e futuro in un’intervista concessa in esclusiva ai nostri microfoni.
ESCLUSIVA Gianluca Atzori e Cindy Pavan, la loro esperienza tra tv e ricerche
La scorsa settimana è andata in Tv la prima puntata di ‘Arcanum-Verità sul sovrannaturale’ per Mistery Channel, potete raccontarci un po questa serie per chi non ha avuto modo di vederla?
“Si tratta di un programma molto particolare, dove io e Cindy andiamo a intervistare personaggi che raccontano le loro storie e le loro esperienze nell’ambito del paranormale e del mistero. Esperienze che hanno vissuto sulla loro pelle. Nella prima puntata abbiamo intervistato Claudio Gentili, un medico chirurgo. Lui ci ha detto di aver avuto dei contatti con entità aliene. Un qualcosa di davvero molto particolare“.
Qual è stato il vostro primo pensiero o che pensiero avete in generale sentendo parlare di alieni?
“Penso che nessuno di noi possa avere un pensiero reale sul mondo extraterrestre. D’altronde si tratta di uno degli argomenti più discussi nel campo del paranormale. Diciamo che è tutto sempre circondato da un punto di domanda. Dunque parlarne con persone che vivono un certo tipo di esperienze e conoscono questo mondo più di noi è senza alcun dubbio un qualcosa di interessante“.
Voi vi occupate prettamente di fantasmi, ritenete che sia l’argomento che in generale susciti maggior interesse?
“Sicuramente per noi la sfera che riguarda la ricerca dei fantasmi è la più interessante. Tutto parte dal pressuposto che non abbiamo vissuto un certo tipo di esperienze fin da bambini. Poi ci siamo trovati a essere ricercatori, chi in una maniera e chi in un’altra. Forse se avvessimo avuto da piccoli esperienze con alieni, ora staremmo cercando qualcos’altro. Però sì, si può tranquillamente dire che siamo maggiormente affascinati da questo settore, che ci accomuna un po’ tutti. La domanda che si può fare è: c’è vita dopo la morte? Noi siamo alla ricerca di questa risposta“.
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Se doveste consigliare un libro da leggere sull’argomento quale sarebbe? Sappiamo anche che nei prossimi mesi uscirà un vostro libro, scritto da entrambi. Potresti darci qualche anticipazione?
“Consigliare un libro è difficile, in quanto ce ne sono centinaia che trattano in maniera corretta e approfondita l’argomento. Quello che mi sento di dire è di fare attenzione soprattutto a chi ne parla con assoluta certezza. Il nostro libro? Preferisco non dare troppe anticipazioni, ma sicuramente leggerete qualcosa di noi di molto personale, raccontando come si svolge la vita di due ricercatori del paranormale”
Nei scorsi giorni avete annunciato di aver trovato un accordo che vi pone come Player per l’Italia per la nuova piattaforma streaming “Paraflixx”, il Netflix del paranormale. Che cosa potreste dirci su questo?
“Nicolas Bonanni, uno dei fondatori della piattaforma insieme a Natalie Jones e Patty Nigri, ci hanno contattato perché ritenevano che fossimo le persone più adatte in questo momento. L’obiettivo è veicolare tutto ciò che passava dall’Italia e quindi anche i nostri prodotti. Abbiamo deciso di trovare questo accordo e da marzo abbiamo quest’opportunità. Per noi è un grande onore, perché ci abbiamo lavorato moltissimo. E comunque non ci fermeremo qui, perché avremo tante altre opportunità”.
Voi prima di tutto siete ricercatori, molti vi vedono come in X-Files, come foste il mulder e scully del panorama italiano. Ma che cosa c’è di vero? Quali sono gli obbiettivi che vi ponete durante le vostre ricerche?
“Quest’associazione è sicuramente piacevole, perché si parla di un telefilm che ha segnato la ricerca nel campo del paranormale. Di certo non siamo dei ghostbuster, perché non andiamo a caccia di niente e nessuno. Gli obiettivi sono tantissimi, tra cui portare questa ricerca all’estero. Impegno, dedizione e studio per dare una spiegazione scientifica a tutti quei fenomeni che ancora vengono etichettati come anomali”.