Carlo Alberto dalla Chiesta è stato un volto molto importante per la storia del nostro paese, avendo speso la sua vita a lottare contro terrorismo e mafia.
Carlo Alberto della Chiesa è stato un generale e prefetto italiano, nonché volto molto importante nella lotta contro la mafia e il terrorismo.
Figlio di Romano Dalla Chiesa, un generale dei Carabinieri, fu da subito investito da un interesse verso l’Arma.
Già nella Seconda Guerra Mondiale partecipò alla Resistenza dopodiché si dedico a combattere il banditismo in Campania inizialmente e poi in Sicilia.
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Tra il 1966 e il 1973 ritornò nuovamente in Sicilia e ottenne il grado di colonnello e comandante della legione carabinieri di Palermo e fu proprio in questo periodo avviò le sue indagini su Cosa nostra.
Successivamente a Torino divenne generale di brigata e si occupò da vicino di lottare contro le Brigate Rosse e grazie a lui venne creato il Nucleo speciale antiterrorismo.
Divenne sempre più importante il suo nome accostato alla lotta contro il terrorismo e addirittura fu promosso a generale di divisione con poteri speciali.
Nel 1982 invece a Palermo gli fu assegnato l’incarico di operare contro Cosa Nostra, ma purtroppo trovò la morte nell’attentato del 3 settembre 1982 nella strage di via Carini.
Quando arrivò a Palermo nel 1982, Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva tutte le intenzioni di cercare di contrastare da vicino Cosa Nostra.
L’uomo ricevette l’incarico di occuparsi di questa importante missione, ottenendo il grado di generale di corpo d’armata, un ruolo di cui nel tempo si lamentò.
Pare infatti che, come è stato citato nel libro Il sopravvissuto, dalla Chiesa si lamentò che di essere stato mandato a Palermo in una realtà molto difficile e con “i medesimi poteri del prefetto di Forlì”.
Dalla Chiesa trasmise alla Procura di Palermo il rapporto 162, in cui era ricostruito tutto l’organigramma delle più importanti famiglie mafiose palermitane.
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Purtroppo però il generale Dalla Chiesa, impegnato moltissimo nella lotta contro Cosa Nostra, finì per morire tragicamente nella strage di via Carini, come è stato descritto anche in una puntata della trasmissione La storia siamo noi.
Il 3 settembre 1982 mentre stava viaggiando su una vettura guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancato in via carini da una BMW dal quale partirono delle raffiche di Kalashnikov che uccisero la moglie e lui stesso.
L’auto che seguiva la vettura del prefetto e su cui a bordo c’era Domenico Russo, l’agente di scorta dell’uomo, fu anch’essa affiancata da una motocicletta dal quale partì un’altra raffica che lo ferì gravemente fino ad ucciderlo 12 giorni dopo.
Questa sera andrà in onda su canale 5 la fiction Il generale Dalla Chiesa, che racconta le vicende riguardanti la vita dell’uomo.
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