Gianna Damonte è la figura cardine dell’omicidio Sansebastiano. Ma qual è stato il suo ruolo? Ad analizzarlo ‘Un giorno in Pretura’.
La morte di Riccardo Sansebastiano è stato uno dei casi di cronaca più delicati e complicati. L’ingegnere dell’Atc è morto per asfissia nell’estate del 2016. Il tutto è stata la conseguenza di un gioco erotico finito male e in tragedia. La protagonista della storia è sta Gianna Damonte, amante dell’uomo che è stata accusata processata per omicidio preteritenzionale. Ma quali sono gli aspetti poco chiari ed evidenti? A parlarne sarà la trasmissione ‘Un giorno in Pretura’, in onda stasera su Rai Tre.
Gianna Damonte omicidio Riccardo Sansebastiano: ecco il suo ruolo
I due avevano una relazione già da dieci anni, ma soprattutto avevano iniziato a praticare giochi erotici estremi. Il tutto avveniva in una mansarda di Alessandria, rifugio d’amore della coppia. arda di via Maggioli ad Alessandria che era diventata il loro rifugio d’amore. “Mi ha aperto la porta, aveva già le unghie laccate di rosso e indossava una calzamaglia a rete. Abbiamo preso un drink e poi siamo saliti in mansarda“, ha confessato l’accusata in aula. Un rituale che era già stato messo in atto più volte. Tuttavia il caldo di quella giornata è risultato pericoloso e fatale alla vittima.
Gli inquirenti hanno comunque avanzato dei sospetti sulla versione della Damonte, soprattutto per via della sua prolungata assenza dalla stanza del piacere. Se non si fosse allontanata per ritornare in ufficio forse Sansebastiano sarebbe rimasto in vita. Insomma, la storia rest con dei lati oscuri e misteriosi, un po’ come tutte quelle trattate a ‘Un giorno in Pretura‘. Ed è per questo che non resta che vedere quello che accadrà e succederà nella puntata odierna.