Striscia la notizia, Vittorio Brumotti finisce in ospedale, il noto inviato è stato nuovamente ferito nel corso di un servizio per il Tg satirico: le sue parole dopo l’aggressione.
Ennesima aggressione per Vittorio Brumotti, l’inviato di Striscia la notizia che ha fatto della lotta allo spaccio la sua ragione di vita è finito più volte in ospedale a causa delle ritorsioni degli spacciatori nei suoi confronti. L’inviato non ha nessuna intenzione di arrendersi e continua coraggiosamente la sua lotta.
Vittorio Brumotti è stato ferito durante la registrazione di un servizio per Striscia la notizia, l’inviato del Tg Satirico si trovava in zona Porta Venezia a Milano, centro dello spaccio a cielo aperto del capoluogo lombardo.
Brumotti, in sella alla sua inseparabile vici, è stato aggredito da un gruppo di pusher con un bastone: “Mi hanno colpito in modo molto violento” ha raccontato il noto inviato. “Ho perso conoscenza per qualche minuto, ma per fortuna adesso sto bene” ha continuato poi Brumotti, tempestivamente soccorso dalle forze dell’ordine e dal personale sanitario che lo ha trasportato presso l’ospedale Niguarda. Qui è ricoverato in codice verde e dopo aver ricevuto le prime cure decide di firmare le proprie dimissioni e tornare a casa.
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Il video dell’aggressione al biker è stato pubblicato dal sito di Striscia la notizia, dove sono state aggiunte ulteriori delucidazioni sulla questione: “Sono arrivati di colpo, mi hanno rubato l’attrezzatura, hanno preso il basto e mi hanno colpito alla mascella.” Un atto violento ed intimidariorio che non ha fermato Brumotti: “Andremo avanti perché la droga è una mer*a.”
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“Amici di Striscia sto bene, oggi è andata così” ha denunciato Vittorio Brumotti svelando che a ridosso dell’Area C a Milano, in Via Fiume, ha potuto contare circa 70 spacciatori che “Sotto gli occhi di tutti vendono morte“. Da prima contro l’inviato sono state lanciate pietre e bottiglie, al punto che per evitare di far rimanere coinvolte altre persone Brumotti ha scelto di allontanarsi non riuscendo tuttavia, come abbiamo visto, a sfuggire dall’aggressione.
Vittorio Brumotti ha ammesso: “Ne avrò per un po’, ma tornerò in bolla“ ha rassicurato l’inviato, candidato all’Ambrogino d’oro, un riconoscimento da parte della città di Milano. Premio che Brumotti chieda possa essere assegnato quest’anno al personale sanitario che ha messo a rischio la propria vita in questi mesi difficili.
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