Tiberio Claudio Pompeiano è l’identità che pare si nasconda realmente dietro il personaggio pratagonista del film di Ridley Scott, Il gladiatore.
Tiberio Claudio Pompeiano è stato un militare romano e politico durante il periodo imperiale e pare sia l’identità che si nasconde dietro il nome di Massimo Decimo Meridio, protagonista del film Il Gladiatore.
L’uomo era un siriano di Antiochia che nacque prima del 130 e si prodigò molto probabilmente nelle guerre marcomanniche.
Fu anche il genero dell’imperatore romano Marco Aurelio e pare che rifiutò anche per ben tre volte la porpora imperiale.
L’uomo infatti era diventato figlio adottivo di Marco Aurelio e proprio l’imperatore gli offrì più volte il titolo di Cesare, con il quale avrebbe potuto accedere ad una possibile successione come futuro reggente dell’impero romano.
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Pompeiano sposò la figlia di Marco Aurelio, Lucilla, che precedentemente era stata la moglie di Lucio Vero.
L’uomo rifiutò la porpora anche dopo la morte di Commodo e si dedicò al mondo militare con tutto se stesso.
Purtroppo non si sa di che cosa morì, ma il figlio Aurelio diventò poi sotto Settimio Severo console e fu assassinato per ordine di Caracalla.
Tiberio Claudio Pompeiano, differenze con Il gladiatore
Il personaggio di Massimo Decimo Meridio, protagonista del film Il gladiatore di Ridley Scott, è in realtà immaginario anche se ispirato a Tiberio Claudio Pompeiano.
Si dice anche che alcuni tratti di questo sono stati presi anche dalla figura storica di Narciso, che uccise Commodo nella vita reale, e anche da Spartaco e altri.
Sicuramente nella vita reale Pompeiano non ebbe niente a che vedere con la morte di Commodo e non gli bramò dunque contro.
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Inoltre nel film Il gladiatore, Massimo Decimo Meridio combatte anche contro gli animali, con tigri, anche se in realtà la lotta contro questo tipo di bestie era il compito soltanto di venatori.
Il personaggio del protagonista de Il gladiatore dunque è liberamente ispirato a Pompeiano, anche se molte caratteristiche rimandano propriamente a lui.