Il caso di Emanuela Orlandi continua a far discutere, nonostante siano passati quasi 37 anni dalla scomparsa. A dire la sua è stato anche Ali Agca.
Era il 22 giugno del 1983 quando Emanuela Orlandi è scomparsa. A distanza di quasi 37 anni il caso è ancora avvolto nel mistero. Tante versioni, voci e indiscrezioni, ma nessun barlume di verità e di speranza per la famiglia della ragazza, che ha comunque deciso di non arrendersi e di non smettere di lottare. A dare una sua versione dei fatti in questa vicenda dir poco intricata è stato anche Mehmet Ali Agca, terrorista turco condannato per il tentato omicidio di papa Giovanni Paolo II.
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Ali Agca: “Ecco la verità su Emanuela Orlandi”
L’ex appartenente al gruppo dei Lupi grigi è tornato a parlare “della questione circa un anno fa, inviando una lettera aperta alla stampa internazionale, fatta pervenire dalla Turchia attraverso il suo legale. “Emanuela Orlandi è viva e sta bene. Non ha mai subito nessuna violenza. Anzi è stata trattata bene sempre. La ragazza non è stata mai sequestrata nel senso classico del termine. Emanuela è stata tuttavia una vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi e politici collegati anche con il terzo segreto di Fatima“.
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Questa quindi la versione di Ali Agca, che ha tra l’altro sottolineato che il governo vaticano non è affatto responsabile dell’organizzazione di questo intrigo internazionale. “Invito la Cia a rivelare i suoi documenti segreti sull’intrigo Emanuela Orlandi, confessando anche la sua responsabilità diretta“. Insomma, una tesi complessa e intricata quella del terrorista, che ha anche rivelato come sia stato costretto a limitare il discorso. Insomma, il mistero, anche dopo questa lettera, è sembrato farsi sempre più fitto.