Christian Musella è il primo ragazzo ad aver intrapreso nel 2013 la carriera dell’influencer, collaborando con brand internazionali. Ecco la sua storia.
Christian Musella è un giovane ragazzo classe 1998, con la passione per la moda e il mondo digitale, che nel 2013 diventa primo influencer in italia, riconosciuto dalle agenzie di media marketing.
Inizia un po’ per gioco la sua strada nel web e in poco tempo riesce a raggiungere un grande seguito sul social network Instagram.
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Presto vari brand internazionali si interessano a lui e lo contattano per diventare il volto legato alla sponsorizzazione dei loro prodotti.
Influencer, fashion blogger e foto modello, Musella riesce a crearsi la sua strada, sfuggendo dal pericolo di cadere in quella sbagliata della delinquenza che è tipica del luogo in cui è nato, Scampia.
Christian Musella, l’intervista all’influencer
Ciao Christian prima di tutto vorrei che raccontassi in linea generale la tua storia. Chi sei?
“Sono un influencer, fashion blogger e fotomodello. Sostanzialmente sono stato il primo fashion blogger in Italia che ha cominciato questa carriera nel 2013, come hanno dimostrato anche molte agenzie di media marketing.”
Che vuol dire primo influencer italiano nato nel 2013?
“Che sono stato il primo in Italia ad intraprendere questa metodologia di marketing, perché qui la figura dell’influencer non esisteva ancora all’epoca. In realtà poi questa tipologia di lavoro è stata avviata a tutti gli effetti nel 2015 nel nostro paese. Io seguivo in particolare gli americani che già erano più avanti in questo settore e sponsorizzavano brand e prodotti. Successivamente ho provato anche io a presentarmi ai vari marchi come una persona che potesse influenzare le loro entrate.”
E come hai conosciuto questa realtà? Girando su internet?
“Tramite vari hashtag su Instagram digitando ‘fashion blogger’, ‘influencer’, ‘advertising’ e vedevo queste persone che sponsorizzavano tanti prodotti e nelle varie didascalie incitavano a comprarli.”
Le collaborazioni con i brand sono arrivate in primis grazie a te quindi?
“Sì, mi sono proposto io inizialmente. Poi ho anche avuto un problema in cui mi hanno hackerato l’account di Instagram.”
In che senso?
“Avevo aperto il mio account Instagram da circa due anni e all’improvviso un giorno avviando l’applicazione ho letto che il mio profilo era inesistente.”
Immagino ti sia preso un colpo.
“Un colpissimo! All’epoca avevo già circa 150 mila follower. Tra l’altro Instagram era molto diverso rispetto ad ora, c’era maggiore libertà. Adesso ad esempio lavorando tutto il giorno riesci a raggiungere circa 300 seguaci, mentre a quel tempo ne seguivo 2000 o 3000 e riuscivo ad avere un ritorno di almeno 700 follower quotidiani. Ci sono comunque varie strategie per fare questo lavoro, bisogna scegliere l’orario giusto in cui postare una foto, inserire gli hashtag adatti e tante altre cose.”
E i guadagni?
“Sono un libero professionista, si guadagna su chiamata a meno che tu non abbia un’agenzia che ti dà sempre lavoro. Io per adesso lavoro da solo, nel futuro non si sa. Più che altro sarei alla ricerca di un’agenzia che possa aiutarmi ad entrare nel mondo dello spettacolo.”
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Perché il tuo sogno è intraprendere quella strada?
“Sì. Più che altro è il mio obiettivo, perché i sogni per me sono troppo alti, irraggiungibili.”
Vorresti arrivare in televisione?
“Sì, mi piacerebbe partecipare ad un reality show oppure a programmi come Uomini e Donne.”
Da dove nasce la tua passione per la moda?
“Durante gli anni del liceo mi sono appassionato al vestire bene, classico, ad abbinare i colori e quindi mi è piaciuto seguire questa strada della moda.”
Hai mai pensato di aprire un canale Youtube?
“Per adesso mi sono sempre dedicato a Instagram. Se dovessi fare entrambe le cose non ci riuscirei, poiché mi prenderebbe tutta l’intera giornata e per questo genere di cose ci vuole tempo e tanta dedizione.”
Hai dei fan?
“Sì, molti. Poi io sono anche animatore e quindi vengo chiamato per fare questo genere di lavoro e faccio anche delle serate.”
Tu provieni da Scampia, un quartiere sempre stato ritenuto difficile. Come hai vissuto l’appartenenza a questo luogo?
“Io vivo in un luogo in cui ho sempre saputo che crescendo avrei avuto grosse difficoltà ad arrivare da qualche parte. Molti miei amici più grandi di me, una volta finita la scuola si son dati ad una cattiva strada. Io non volevo fare lo stesso e quindi ho provato a creare qualcosa di mio, ed eccomi qua.”
Come ti vedi in futuro?
“Sono una persona abbastanza ottimista. Io mi vedo realizzato, però faccio fare tutto al futuro e intanto mi impegno.”
Pensi che rimarrai nella tua terra d’origine?
“Penso che se dovessi spostarmi lo farei solo per lavoro. Io comunque sono molto legato alla mia terra, qui sono cresciuto e vorrei invecchiare.”