Gretel e Hansel, il classico intramontabile dei Grimm, torna a prendere vita sullo schermo grazie ad Oz Perkins. Una rivisitazione efficace e appagante.
Di film basati sulla celeberrima fiaba dei fratelli Grimm o comunque su altre loro fiabe negli anni ne abbiamo visti di ogni, alcuni meritevoli ed altri meno. Data la grande rilevanza dei vari soggetti di partenza si è cimentato anche un maestro come Terry Gilliam, (i fratelli Grimm e l’incantevole strega) a trasporre l’opere dei due storici fratelli, con un risultato poco encomiabile.
Da ciò si evince che trasporre il lavoro dei fratelli Grimm sia un’impresa a dir poco titanica e insormontabile, tanto da sfiduciare molti altri autori a portare sullo schermo la loro personale visione della fiaba.
A questa fiaba serviva dunque un film che potesse restituire il fascino del lavoro originale, ma allo stesso tempo che riuscisse nella faticosissima missione di aggiornare e perché no cambiare, laddove fosse possibile, tutto ciò che ai giorni nostri sarebbe risultato arretrato e stantio. Un’opera che potesse coniugare alla perfezione la classicità del prodotto di base letterario con le impostazioni moderne del cinema di oggi.
In sostanza ad una fiaba come Hansel e Gretel serviva un film classico ma al tempo stesso innovativo. Un film che potesse piacere un po’ a tutte le generazioni.
A sbrogliare questa matassa ci ha pensato Oz Perkins (figlio del dell’indimenticabile attore e regista Anthony Perkins, ma anche regista e sceneggiatore di alcuni degli horror più apprezzati degli ultimi anni, come February – L’innocenza del male e Sono la bella creatura che vive in questa casa) riscrivendo la fiaba classica e mettendo al centro Gretel al posto di Hansel, da sempre spalla di quest’ultimo.
A conti fatti sembrerebbe che il film verta verso uno sguardo più femminile, ovvero quello di “Gretel”, ma se ci si addentra per bene si può notare come anche “Hansel” – seppur il titolo ci dica il contrario – ha comunque la sua importanza e rilevanza all’interno degli snodi narrativi.
Nel film diretto da Perkins grande peso viene dato anche alla figura della strega cattiva, che nel corso dello svolgimento narrativo assumerà diverse sembianze, fino a diventare un’oscura presenza maligna di un rosso accesso, quasi come se fosse una sorta di demone sceso in terra, in grado di incutere e di spargere terrore.
In Gretel e Hansel del 2020 la magia e la stregoneria rimangono oggetti del mistero, come nell’opera originaria, ma allo stesso tempo riescono ad integrarsi bene con le innovazioni del cinema moderno.
Gretel e Hansel è un film che gioca con l’orrore che riesce a trovare la sua giusta dimensione, grazie alla combinazione con il fantastico e il soprannaturale. Così facendo propone allo spettatore un prodotto fresco e sorprendente, che non si dimentica però del giusto pizzico di classicismo della famosissima fiaba dei fratelli Grimm.
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Gretel e Hansel (2020) prende spunto dall’opera dei fratelli Grimm per raccontarci di due giovani ragazzi che si ritroveranno a vagare per dei boschi impervi e tenebrosi, fino ad addentrarsi nella casa della perfida strega. Riusciranno ad uscire da quella infernale abitazione?
Oz Perkins vince la sfida impossibile perché riesce a costruire un film minimale, ma al tempo stesso ricercato sia a livello di immagini che di pura e semplice messa in scena.
Una grande mano la da sicuramente anche la sublime fotografia, che riesce a restituire i tratti distintivi dell’opera originale, senza tradire i dettami del cinema odierno.
Indubbi sono i rimandi al cinema horror moderno, (d’altro canto il film si innesta in quel filone) come ad esempio un The Witch di Robert Eggers o un It Follows di David Robert Mitchell, ma il bravo Perkins è abile a costruire un film personale e ingegnoso per alcune trovate visive e per un ritmo ansiogeno e conturbante.
Da lodare su tutti i due giovani protagonisti (Sophia Lillis e Samuel Leakey) nei rispettivi panni di Gretel e Hansel. Due attori in rampa di lancio e di splendido avvenire.
Gretel e Hansel è in definitiva un horror riuscito su tutta la linea ed una ventata di aria fresca in un panorama sempre più saturo di titoli di scarsa qualità.
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Questo articolo è stato modificato: 24 Aprile 2020 21:54
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