Eredità Alberto Sordi, una diatriba giudiziaria e un po’ di disgusto

L’eredità di Alberto Sordi è un punto centrale dei racconti sull’attore romano negli ultimi anni. Una vicenda giudiziaria che a dire il vero crea anche un po’ di disgusto.

Alberto Sordi
Alberto Sordi

E’ giusto mettere in piazza il dolore per un uomo scomparso improvvisamente? Rimane accettabile trovarsi a parlare di soldi di fronte alla morte di una persona? Come molti sanno Albertone non aveva figli né tantomeno moglie. La sua eredità andò alla sorella Aurelia il 24 febbraio 2003, giorno della sua dipartita. La donna morì a 97 anni lasciandone ovviamente ancora grande parte. Un anno fa si concluse un processo giudiziario che crea molto risentimento nei fan.

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Eredità Alberto Sordi, una diatriba giudiziaria e un po’ di disgusto

L’eredità di Alberto Sordi fu discussa in tribunale. Ci fu un processo su un presunto tentativo di circonvenzione dell’anziana sorella per ottenere dei favori dopo la sua morte. Alcuni professionisti, tra cui avvocati e notai, e una serie di persone importanti sono state accusate per raggiro della signora ma sono stati poi assolti. Di certo il solo racconto fa venire i brividi.

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La donna destinò tutto il patrimonio alla “Fondazione Museo Alberto Sordi” fondata il 31 marzo del 2011 con lo scopo di andare a trasformare la villa dove l’uomo visse dal 1958 in un grande museo commemorativo dell’artista. Ovviamente tra i motivi del lascito c’erano anche l’obiettivo di occuparsi della tomba di famiglia Sordi che si trova presso il cimitero del Verano a Roma.

Quant’era il patrimonio di Sordi?

Ancora oggi non vi è certezza del patrimonio economico lasciato da Alberto Sordi, ma la sola convinzione che si trattasse di tanti soldi. Aperto il testamento della sorella Aurelia si parlò di 30 milioni di euro anche se il fondo di dotazioni della fondazione è poco sopra i 21. I beni trasmessi all’ente vedevano risultare quattro conti correnti e due portafogli di titoli oltre al 100% dell’Aurelia Cinematografica e azioni del Campus Biomedico di Roma.

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