I Puffi creati dalla mano di Peyo, sono a tutti gli effetti un fenomeno globale con cifre da capogiro, da aver fatto realizzare alla Sony due film a tema.
I Puffi grande successo per quanto riguarda i fumetti e le serie animate televisive, ma purtroppo mancavano all’appello dei vari revival e reboot in live action al cinema. Prima nel 2011 e poi nel 2013 per rimediare la Sony fece uscire ben due film in tecnica mista dedicati ai simil gnomi blu.
Le due trasposizioni cinematografiche targate Sony sono contrassegnate entrambe dalla voglia di far conoscere i Puffi anche alle nuove generazioni, così da far espandere ancor di più il marchio nel mondo.
Questo è evidente soprattutto per quanto riguarda ciò che raccontano entrambi i film: due storie molto simili a livello di narrativa visiva e descrittiva, con tematiche che vanno bene sia ai bambini che agli adulti. Ad esempio nel primo si parla di amicizia e di lavoro, nel secondo invece di fratellanza e di adozioni.
TI POTREBBE INTERESSARE: Anziana signora prega Obi-Wan Kenobi scambiandolo per Sant’Antonio
I Puffi: la recensione e la trama dei due film in live action con Neil Patrick Harris
Nel 2011 i Puffi approdarono nelle sale facendo un incasso notevole, circa 500 milioni di dollari, tanto da far progettare un seguito alla Sony, poi uscito nel 2013.
Il primo film dei puffi narra le vicende di un puffo imbranato che si ritroverà nella grande mela, in compagnia di altri suoi amici, per una serie di sfortunati eventi. Appena arrivato a New York farà conoscenza con il personaggio interpretato da Neil Patrick Harris (Barney di How I Met Your Mother) che lo aiuterà nelle sue mirabolanti avventure.
I Puffi del 2011 è un film che sa amalgamare due mondi distinti, ma non troppo lontani come Puffolandia e il mondo terrestre. Fantasia e realtà si fondono fino a creare un unico microcosmo.
Il regista Raja Gosnell (Mamma, ho preso il morbillo, Mai stata baciata e i due film in live action sul cane investigatore Scooby-Doo) è bravo a mostrarci le differenti vite che fanno i puffi e gli umani, mettendo in scena dapprima le difficoltà ad integrarsi nel nuovo mondo, ma nel passare dei minuti mostra che le divergenze vengono appianate in una socievole convivenza.
Interessante è il dualismo che si viene a creare tra il personaggio di Neil Patrick Harris (un giovane stagista di una compagnia di moda, successivamente diventato grafico della stessa) e Sofia Vergara (manager dell’azienda), entrambi provenienti da due serie televisive di tendenza, all’epoca soprattutto, come How I Met Your Mother e Modern Family.
Irresistibili poi sono i siparietti tra il perfido e acerrimo nemico dei puffi, Gargamella interpretato da un convincente Hank Azaria (una delle voci più iconiche del serial televisivo animato I Simpson) e gli stessi puffi.
I Puffi è un film per famiglie che sa far divertire proponendo allo spettatore una storia ricca di colpi di scena e con tematiche mai banali. Un’ora e quaranta quasi di puro intrattenimento e con il divertimento garantito.
I Puffi (2011) dimostra essere un film spassoso anche per i più piccoli, per la sua irriverenza e frenesia che trabocca di minuto in minuto. Se ci aggiungiamo poi una godibile animazione ed un comparto tecnico in generale buono, il gioco è pressoché fatto.
TI POTREBBE INTERESSARE: Collateral beauty, trama e trailer del film con Will Smith su La5
Memore del grande successo ottenuto con il primo film nel 2013 si decise di farne un seguito sempre diretto da Raja Gosnell, ma con nuovi personaggi e nuove location tutte da scoprire.
L’azione di Puffi 2 si sposta da New York a Parigi dove vediamo un Gargamella divenuto un mago di fama mondiale esibirsi in uno dei grandi palcoscenici della città francese. Questa volta i puffi capitanati da Grande Puffo si troveranno a compiere una missione rischiosa: salvare Puffetta dalle perfide mani di Gargamella e di sue due nuove creazioni, Perfidia e Frullo.
I presupposti per farne di I Puffi 2 un altro buon film c’erano tutti: da New York si passa a Parigi, l’introduzione di personaggi come Perfidia e Frullo, una guest star come Brendan Gleeson nelle vesti di padre adottivo e la vendetta di Gargamella.
Purtroppo la riuscita finale risulta fallace e la magia che possedeva il primo capitolo svanisce in un lampo. Tutto quello che di buono era stato creato scompare nel nulla proponendo allo spettatore un prodotto mediocre.
Non bastano i vari puffi robot, un sornione Brenda Gleeson bravissimo anche in questi ruoli minori, lo splendore di Parigi e molto altro ancora, a salvare questo disastro di film.
Un altro dei pochissimi elementi a favore del film è la brevissima e simpatica imitazione di Jayma Mays nelle vesti di Audrey Hepburn per sventare uno dei diabolici piani di Gargamella.
Nel Puffi (del 2013) si presta il fianco alla prevedibilità e alla verbosità, il ritmo appare appesantito e spento.
Non va tanto meglio al montaggio, uno dei punti di forza del primo film, qui imbrigliato in dinamiche confusionarie e raffazzonate.
Anche la regia appare priva di inventive e ripetitiva, con più di un errore nella direzione degli attori.
I Puffi 2 è un film scritto e diretto nel peggiori dei modi e con un finale fin troppo claudicante e macchiettista. Quello che salta fuori all’occhio di tutti è solamente una copia carbone mal riuscita del primo capitolo.