Giovanni Brusca, la morte di Giovanni Falcone e quella confessione

Chi è Giovanni Brusca? L’efferato mafioso che si è macchiato di omicidi terribili, tra cui quello del giudice Giovanni Falcone.

Giovanni Brusca chi è
Chi è l’ex boss mafioso Giovanni Brusca

Chi è Giovanni Brusca? Detenuto nel carcere di Rebibbia dal 20 maggio 1996, l’uomo era stato inizialmente condannato per l’omicidio di Ignazio Salvo all’ergastolo. La condanna è stata poi mutuata ad una pena di 26 anni: sarà libero nel 2022. La Serie tv torna in onda dopo che il 26 scorso era stata sostituita da uno speciale sul Coronavirus. Vedremo cosa accadrà a Giovanni Brusca che dovrebbe essere accerchiato dalla intraprendenza di Saverio.

Stasera in onda su Rai 2, Il Cacciatore, la fiction che racconta la storia di Saverio Barone, nella realtà Alfonso Sabella. Francesco Montanari interpreta il giovane e caparbio magistrato, che inizia una caccia estenuante dei latitanti mafiosi responsabili dei più efferati crimini, tra cui le stragi di Capaci e di Via D’Amelio.

Uno di questi criminali è Giovanni Brusca, (nella fiction interpretato da Edoardo Pesce), soprannominato “u verru” (il porco) oppure “lo scannacristiani”, a causa della sua ferocia. Nato a San Giuseppe Jato (Palermo) nel 1957, Brusca è figlio del boss Bernardo Brusca e, insieme al fratello Enzo, entra a far parte della cosca del padre.

Dopo l’arresto di Totò Riina e Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca, in accordo con Salvatore Provenzano, prende il controllo dei corleonesi. Viene arrestato il 20 maggio 1996 ad Agrigento, nascosto in un villino: al momento dell’arresto stava guardando un film sulla strage di Capaci.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> Attentato in via Fauro, Maurizio Costanzo: “La Mafia non mi ha fermato”

I crudeli omicidi di Giovanni Brusca

Giovanni Brusca
Giovanni Brusca

Ho ucciso Giovanni Falcone. Ma non era la prima volta: avevo già adoperato l’auto bomba per uccidere il giudice Rocco Chinnici e gli uomini della sua scorta. Sono responsabile del sequestro e della morte del piccolo Giuseppe Di Matteo, che aveva tredici anni quando fu rapito e quindici quando fu ammazzato. Ho commesso e ordinato personalmente oltre centocinquanta delitti.Ancora oggi non riesco a ricordare tutti, uno per uno, i nomi di quelli che ho ucciso. Molti più di cento, di sicuro meno di duecento”. Questa la sconvolgente dichiarazione di Giovanni Brusca, tratta dal libro di Saverio Lodato, Ho ucciso Giovanni Falcone.

Brusca si è macchiato di un numero di delitti altissimo, tra cui quello crudele del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santino Di Matteo che venne strangolato e sciolto nell’acido.

Brusca ebbe un ruolo fondamentale anche nella strage di Capaci, dove morirono Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della sua scorta. Fu proprio lui ad organizzare l’esplosione e ad azionare l’esplosione della strada di Capaci.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE -> La storia di lotta contro la mafia di Vera Pegna

Dopo il suo arresto, avvenuto nel 1996, Giovanni Brusca ha deciso di confessare i suoi crimini e collaborare con la giustizia. AL momento è detenuto nel carcere di Rebibbia: inizialmente è stato condannato all’ergastolo, ma poi la pena è stata ridotta a 26 anni di reclusione, sarà libero nel 2022. Dal 2004 gli sono concessi dei permessi premio di 5 giorni al mese da trascorrere fuori dal carcere, insieme alla sua famiglia; decisione che ha fatto molto discutere l’opinione pubblica.

 

Gestione cookie