Figli Marianna Manduca: rischiano di dover restituire il risarcimento

Marianna Manduca è la donna uccisa dal marito dopo averlo denunciato 12 volte, oggi i suoi figli rischiano di dover restituirci il risarcimento: la parola al papà adottivo Carmelo Calì.

Marianna Manduca figli

Era il 2007 quando Saverio Nolfo ha tolto la vita a sua moglie Marianna Manduchi, i due avevano tre bambini di 3,4 e 6 anni. La donna aveva già denunciato il marito ben 12 volte prima di essere uccisa in un agguato premeditato: nessuno le aveva creduto e il suo ex marito aveva ottenuto l’affidamento dei tre bambini.

Figli Marianna Manduca: l’amore di Carmelo Calì

Marianna Manduca uccisa dal marito Saverio Nolfo

Saverio Nolfo in una notte di ottobre 2007 ha raggiunto Marianna in macchina con suo padre, dopo aver speronato l’auto e colpito l’uomo si scagliò contro la madre dei suoi figli lasciandola morire dissanguata.

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Saverio Nolfo si è costituito e i tre bambini in un primo momento rischiarono di finire in una casa famiglia. Un’assistente sociale riuscì a rintracciare un lontano cugino di Marianna, Carmelo Calì che insieme a sua moglie prende la coraggiosa decisione di accogliere a casa loro i tre bambini.

Il risarcimento

I figli di Marianna hanno ricevuto un risarcimento di 259.000 euro, con quei soldi è stato aperto un B&B diventato l’unica fonte di reddito della famiglia. Tuttavia oggi i tre rischiano di dover restituire l’intera cifra, la sentenza d’appello ha ribaltato quella di primo grado stabilendo che Saverio Nolfo era implacabile nel suo desiderio di vendetta.

Oggi i figli di Marianna sono cresciuti e due su tre hanno raggiunto la maggiore età e si trovano a dover affrontare l’ennesima battaglia. Al loro fianco c’è sempre il papà adottivo, Carmelo Calì.

L’uomo quando ha accolto i tre ragazzi nella sua vita aveva già tre figli e non è certamente stato facile economicamente parlando e non ha nessuna intenzione di restituire i soldi ricevuti in risarcimento: “Dovranno passare sul mio cadavere.”

Una parola poi sui suoi ragazzi: “Ci sono rimasti molto male: è stato un po’ come dire loro che sono invisibili. E lo siamo tutti, con questa sentenza si conferma che la magistratura si autoassolve, una casta non interessata ai cittadini.”

 

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