Napoli Centrale, ecco come hanno cambiato il Jazz in Italia

Ci sarà un motivo se i Napoli Centrale sono stati i più importanti rappresentanti del jazz-rock in Italia dagli anni Settanta a oggi. Ecco la loro rivoluzione.

Napoli Centrale

Il leader e frontman del gruppo è l’eccelso James Senese, un’anima sensibile, pura del tutto devota al suo più grande amore: la musica.

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Napoli Centrale

Fu dall’unione di idee e talenti di James SeneseFranco Del Prete che nacquero i Napoli Centrale.

I due armati di sassofono e batteria si unirono a Mark Harriso, piano, Tony Walmsley, basso e chitarra. Quest’ultimo lascerà il gruppo dopo il primo Lp per dedicarsi alla band Rovescio della medaglia.

In seguito si unirà al gruppo Poppo Matitno con il suo basso elettrico e Peppe Sannino alle percussioni.

Prima di dedicarsi anima e corpo alla sua carriera di solista Pino Daniele militò nei Napoli Centrale.

Nel 1975 esce il primo album della band, incentrato sui temi dell’emigrazione, della povertà e dello sfruttamento. Segno di un’Italia che sta cambiando il suo volto dall’agricoltura a una realtà più industriale.

Nel 1977 tornano con la sentimentale Qualcosa ca nu mmore, ingaggiati da Pino Daniele all’inizio della sua carriera e pressoché sconosciuto.

Fino al 1992 non si sente più parlare dei Napoli Centrale, James Senese aveva infatti deciso di provare la carriera da solista e concentrarsi su quello.

Nel 1992 e nel 2001 tornano con due album ma è tra il 2015 e il 2016 che il ritorno della band si fa sentire nel panorama musicale italiano, con ben 180 concerti in tutta Italia e con qualche puntata all’estero.

Ecco la formazione odierna: James Senese, voce e sax, Gigi De Rienzo, basso, Erneso Vitolo, tastiere, e Agostino Maragolo, batteria.

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