Lucio Dalla è venuto a mancare nel 2012, in seguito a un infarto. Alla sua morte, si è aperta la guerra tra gli eredi e i presunti tali.
A chi è andata l’eredità di Lucio Dalla? Il suo patrimonio è stato a lungo conteso principalmente tra i parenti del cantautore bolognese e il suo compagno, l’attore Marco Alemanno.
A chi è andata l’eredità di Lucio Dalla?
Marco Alemanno, che è stato il compagno di Lucio Dalla per 9 anni, fino alla sua morte, ha a lungo combattuto, ma i suoi tentativi sono stati vani.
Il curatore patrimoniale Massimo Gambini ha messo fine alle discussioni tra lui e gli altri contendenti, i cugini del cantautore, decretando che in assenza di testamento, l’eredità va proprio a loro, ai familiari. Alemanno è stato del tutto escluso dal patrimonio del suo compagno, non ha potuto far valere alcun diritto, non essendo emersa alcuna chiara volontà da parte di Dalla di includerlo nei suoi eredi.
Per dividere i suoi averi ci si è dovuti strettamente attenere alle leggi in merito, dunque il patrimonio è stato diviso tra i 5 cugini di quarto grado di parentela, unici eredi legittimi.
Si stima che tale patrimonio si aggirasse sui 100 milioni di euro, più i diritti d’autore relativi a ben 581 canzoni (con scadenza anno 2082) e diversi beni immobili (case, un appartamento, una barca). Tra questi, l’abitazione in cui Dalla e Alemanno convivevano, in Via D’Azeglio a Bologna e dove ad Alemanno è stato concesso di rimanere per un breve periodo di tempo.
Quando si dice: parenti serpenti…
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