Considerato uno dei migliori attori della storia del cinema, Gian Maria Volonté ha raggiunto la fama internazionale grazie ai western di Sergio Leone, per poi diventare attore e regista del cinema d’impegno civile.
In seconda serata su La7 va in onda stasera il film di Elio Petri Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), con Gian Maria Volonté. Il film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al 23esimo Festival di Cannes e il Premio Oscar al miglior film straniero nel 1971, nonché una nomination per la migliore sceneggiatura originale agli Oscar dell’anno seguente.
Come è morto Gian Maria Volonté
L’attore è morto a Florina (in Grecia) nel dicembre 1994 a causa di un attacco cardiaco, mentre era sul set del film di Theo Angelopoulos Lo sguardo di Ulisse. Il suo ruolo (di rilievo) è stato poi preso da Erland Josephson e il film è stato dedicato alla sua memoria.
Lo sguardo di Ulisse racconta di un regista greco che torna a casa dopo un periodo di esilio. Si mette alla ricerca di tre bobine cinematografiche, date per perdute, dei fratelli Manakis, pionieri che introdussero il cinema nei Balcani a inizio del Novecento. L’uomo attraversa la Bulgaria, la Macedonia, la Bosnia-Erzegovina e arrivato a Sarajevo trova le tre bobine, messe al sicuro da un vecchio proiezionista.
Prima di quel film, Volonté aveva girato a Cuba Tiranno Banderas di José Luis Garcia Sànchez mentre l’ultimo film in Italia lo aveva visto interpretare il vecchio professore di Una storia semplice di Emidio Greco, tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia.
Come da lui disposto, le sue spoglie oggi riposano sotto un albero nel piccolo cimitero de La Maddalena, in Sardegna.