L’inchiesta sul mostro di Firenze ha portato alle condanne di Pietro Pacciani e dei suoi “compagni di merende” Marco Vanni e Giancarlo Lotti. Ma forse non è tutto chiaro e risolto come sembra…
Tutta la verità- L’enigma del mostro di Firenze: in seconda serata su NOVE l’inchiesta che ripercorre uno dei casi più controversi della cronaca nera italiana, con tanto di testimonianze dell’epoca, contributi di giornalisti e pareri dei criminologi.
Il mostro di Firenze: Pietro Pacciani o Zodiac?
Gli otto duplici omicidi collegati al mostro di Firenze furono commessi nelle campagne fiorentine tra il 1968 e il 1985: si trattava di vittime molto giovani, coppie che si appartavano in cerca di un po’ di privacy. Ci fu un solo sopravvissuto: Natalino Mele, che ha assistito quando aveva soli sei anni all’uccisione della madre.
Il caso si è chiuso negli anni Novanta con le condanne di Pietro Pacciani, Marco Vanni e Giancarlo Lotti, anche se esistono diverse versioni alternative e ulteriori teorie sui fatti tragici di quegli anni. Una pista porta porta al serial killer Zodiac, uno dei più crudeli della storia, anche lui con un sadico odio nei confronti delle coppiette: 5 vittime accertate, ben 37 presunte.
Il caso non è mai stato risolto: ben 2500 i sospettati, ma non si è mai arrivati alla vera identità del serial killer. Il caso, chiuso nel 2004, è stato riaperto nel 2007.
Qualcuno pensa che Zodiac si sia trasferito in Italia e che sia lui il mostro di Firenze, non Pacciani. Il principale sospettato sarebbe un italo-americano trasferitosi vicino Firenze, dopo aver commesso negli USA i delitti attribuiti a Zodiac. E proprio a Firenze avrebbe continuato la sua scia di sangue, continuando a uccidere.
Il primo ad avanzare queste ipotesi è stato il giornalista della rivista Tempi Francesco Amicone, che identifica in Zodiac l’uomo soprannominato da Mario Vanni, in una intercettazione, col nome di Ulisse.
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